Elezioni provinciali, Progetto civico si presenta: «Siamo il partito dei sindaci»

VARESE – «Niente simboli e bandiere, il nostro partito è quello dei sindaci e degli amministratori locali». E ancora: «Ci hanno chiesto di prendere posizione contro il presidente Emanuele Antonelli. Ma noi faremo scelte sui progetti e non sull’uomo di partito. Se le proposte saranno utili al territorio le voteremo e le porteremo avanti come abbiamo sempre fatto, se invece saranno idee di parte ci comporteremo di conseguenza». Insomma, niente “carta bianca” all’attuale presidente della Provincia.

Il Progetto civico “no logo”

Si presenta così la lista Progetto civico che raggruppa gli amministratori “no logo” in corsa per il rinnovo del consiglio provinciale. Una squadra che conta 12 in lista, nessun “capo” e (anche se i protagonisti in campo dissimulano sull’argomento) un tandem di candidati di punta. Ovvero Marco Magrini, che l’Ente lo conosce bene in quanto a Villa Recalcati è stato consigliere sia con il presidente Gunnar Vincenzi, sia con Emanuele Antonelli e Marina Paola Rovelli, sindaco di Comabbio. Entrambi presenti alla conferenza stampa di presentazione insieme ad altri due sindaci, Alessandro Paladini Molgora di Angera e Marco Colombo di Daverio, che hanno condiviso il progetto, ma non si sono candidati.

«Progetto civico non nasce oggi – spiegano Molgora e Colombo – Se parliamo di Provincia, possiamo dire che nasciamo con la legge Delrio. O meglio, siamo nati per dare attuazione alla parte buona di quella riforma, che vorrebbe un ente Provincia “libero” da logiche di partito e capace di essere punto di riferimento e raccordo degli amministratori locali. Un livello istituzionale quindi che sappia dare all’intero territorio una vision e una progettazione complessiva. Che poi è quello che abbiamo sempre fatto con il nostro consigliere, e ora candidato, Marco Magrini».

Zero simboli di partito e tanti progetti per il territorio

Le piste ciclabili, l’edilizia scolastica, la viabilità, ma anche il progetto Alptransit «da riprendere in mano – dicono – perché è stato un po’ messo da parte». Sono progetti che «non hanno colore di partito e che – spiega Marco Magrini – abbiamo portato avanti sia nel mandato Vincenzi, sia con Antonelli. E con questo metodo ci presentiamo alle elezioni del prossimo 18 dicembre». Con anche l’obiettivo, ha spiegato Marco Colombo, «di dare voce ai piccoli Comuni, amministrati da persone che non si riconoscono in un simbolo e in una bandiera politica. La sfida è dar loro un punto di riferimento e diventare, sulla base della rappresentatività, anche una forza politica».

Il vero peso dei piccoli

Impresa non semplice, poiché forse per la prima volta da quanto le elezioni provinciali sono di secondo livello, la truppa civica non ha sponde e non può contare sui voti ponderati degli elettori delle grandi città. «Sappiamo che i candidati dei partiti possono contare sulla forza del voto ponderato – dicono – siamo anche consapevoli che ci sono tanti amministratori che non sentono rappresentati dai simboli e quindi guardano al nostro progetto con grande interesse». Insomma una sfida, perché mai come questa volta l’unione dei “piccoli” farà la forza, ma anche una scommessa. «In questi anni siamo stati l’ago della bilancia e abbiamo portato avanti idee e progetti nell’interesse del territorio. La volontà di proseguire questo percorso non manca, come del resto la voglia di caratterizzarci in maniera ancora più marcata».

Giro di prova

Insomma detto in poche parole: a questo giro i civici si contano. E solo alla fine sapranno quanto “pesano” ancora. Perché, nessuno lo dice, ma è chiaro che la vera partita di Villa Recalcati si giocherà nel 2022 con l’elezione del nuovo presidente. Quello del 18 dicembre, infatti, è solo il giro di prova per definire la griglia politica di partenza. Utile forse, per dare vita ad alleanze che, in questo momento, liturgie e timori della politica rendono impossibili.

La lista

Marco Magrini (sindaco di Masciago Primo), Marina Paola Rovelli (sindaco di Comabbio), Ilaria Azzimonti, Luca Azzarà (Uboldo), Moreno Bertazzo, Chiara Cantagalli, Franco Compagnoni (Luino), Edoart Chiapponi, Piergiovanni Canesi, Raffaella Mattana, Chiara Vezzini, Dario Baglioni.

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