Elezioni regionali: il Terzo polo presenta i candidati, ma “nasconde” Letizia Moratti

Da sinistra: Barosso (commissario Azione), Renoldi, Cattaneo, Gadda, Licata, San Martino, Farioli, Merani, Sist, Agosti

VARESE – Il terzo polo si presenta nello stesso bar (il Broletto) dove ha tenuto la conferenza stampa Letizia Moratti, ma nessuno (da Maria Chiara Gadda “in giù”) fa cenno alla candidata presidente della coalizione. Se non fosse che la cosa è nota (come noti sono sono anche i nomi in lista se è per questo) un avventore a digiuno di politica e incuriosito dal “pienone” (oggi, domenica 15 gennaio) avrebbe anche potuto pensare che il candidato presidente fosse Carlo Calenda, il cui primo primo piano era in bella mostra sull’unico volantino elettorale presente.

La Moratti dimenticata

Un neo, la mancata citazione del nome di Letizia Moratti, che più di uno ha notato in una sala bar davvero piena. Ancor più evidente se si pensa che tutti gli intervenuti – da Giusy Versace (che ha chiuso i discorsi) a Maria Chiara Gadda, che ha diretto i lavori, passando per i candidati – hanno puntato tantissimo sul senso di squadra e di coalizione. «Squadra forte e che rappresenta tutto il territorio», ha detto Gadda; coalizione che «presto diventare un partito unico perché quella è la strada che stanno percorrendo Renzi e Calenda», ha chiosato Versace. Ma che nella battaglia che dovrà determinare il peso politico del Terzo Polo in Lombardia si dimentica del suo candidato principe.

Dettagli che non fanno la differenza”, direbbe qualcuno. E con ragione. «Particolari che marcano lo stile», aggiungerebbe qualcun altro. Ma Moratti “nascosta” a parte, la presentazione degli otto volti del Terzo polo ha dato indicazioni interessanti.

Basta parlare dei giovani. Lasciate parlare i giovani

Formazione a due punte con un’emergente che (per ora ed emozione a parte) dimostra di saper il fatto suo. I due attaccanti sono Giuseppe Licata, che è anche capolista e Gigi Farioli. La sorpresa è Anna Agosti: 25 anni, assessore nella piccola Galliate Lombardo (tra il pubblico c’era anche il “suo” sindaco Carlo Tibiletti) e diretta nell’esporre il suo pensiero. «La nostra regione ha un potenziale enorme, va solo lasciata libera di crescere in senso inclusivo». Come? Ecco la risposta: «Puntando sull’attenzione ai bisogni e alle progettualità dei giovani. Basta parlare di giovani senza renderli partecipi. Il disinteresse per la politica e la cosa pubblica è dovuto anche a questo. Non chiediamo parole, ma cose concrete. Quali? poter avere una casa, potere accendere un mutuo e poterlo pagare. Ma anche poter aver accesso a un’istruzione di qualità».

Le due punte

Parte Giuseppe Licata, sindaco di Lozza al secondo mandato («Confermato con il 70% dei voti», fa notare Gadda) e voce provinciale di Italia viva. «Siamo un riferimento per i cittadini stufi delle promesse non mantenute. Da sindaco mi sono reso conto quanto la Regione molto spesso sia lontana dai problemi della nostra gente. E il mio impegno sarà per ridurre questa distanza portando in Regione tutte queste problematiche».

L’importanza delle cose concrete, ma anche dei valori. A giocare sul doppio pilastro è stato Gigi Farioli: «Per me non è la prima volta, ma sono qui con la stessa passione della prima volta. Sono un liberale impenitente un popolare cristiano. Continuo a credere che la politica sia una cosa seria. Per questo trovo assurda la contrapposizione muscolare tra la coalizione del “va tutto bene” e quella del “non va bene niente”. La Lombardia invece, ha bisogno di concretezza, di intelligenza, di competenze e di serietà. Caratteristiche che solo il Terzo polo potrà garantire».

Lavoro di squadra

Tornando alla questione della rappresentatività territoriale citata da Maria Chiara Gadda come segno distintivo della lista, la presentazione dei candidati è stato un viaggio per la provincia. Dal nord, area Lago Maggiore con Stefano Sist di Maccagno al “centro” con Giacomo Cattaneo di Gallarate. Entrambi, imprenditori, hanno detto di puntare su temi quali la mobilità, il turismo. Passando per Varese con due candidature in rosa: Nicoletta San Martino, assessore a palazzo Estense e Marika Merani, già candidata alle comunali di Varese nella lista dei riformisti di “Lavoriamo per Varese”. Infine Saronno dove a fare da punto di riferimento c’è Annalisa Renoldi, saronnese doc.