Energia da fonti rinnovabili per la Spm di Brissago: obiettivo 100% per il 2028

BRISSAGO VALTRAVAGLIA – Gli investimenti in energia rinnovabile erano iniziati già più di 10 anni fa, e con l’aumento dei costi negli scorsi mesi hanno visto un’accelerata. La Spm, azienda del Luinese attiva in più campi (fashion, sport e automotive), continua il suo impegno verso un efficientamento energetico sostenibile. L’obiettivo è ambizioso e neanche troppo lontano nel tempo: 100% di energia da fonti rinnovabili entro il 2028.

180 tonnellate di Co2 in meno

Il percorso di Spm prosegue tra installazione di ulteriori pannelli fotovoltaici, la rottamazione degli impianti energivori e la costante verifica dei consumi. È stata recentemente completata l’installazione di pannelli sui tetti dello stabilimento: grazie al nuovo impianto vengono emesse ogni anno 180 tonnellate di Co2 in meno. La potenza complessiva erogata dall’impianto è di circa 500 Kw e consente di coprire fino al 70-80% dei consumi nelle giornate di sole. ll resto del fabbisogno energetico necessario all’azienda è acquistato nel mercato libero, da fornitori che producono per almeno il 50% mediante fonti rinnovabili. L’obiettivo aziendale è di arrivare ad utilizzare il 100% di energia da fonti rinnovabili (di produzione autonoma o esterna) entro il 2028.

Riduzione dei consumi

Gia dal 2011 Spm era dotata di un impianto fotovoltaico dalla potenza di circa 100 Kw. La crisi energetica dello scorso anno ha accelerato gli investimenti per la produzione autonoma e le attività di riduzione dei consumi. «Abbiamo adottato – afferma Giovanni Berutti, presidente dell’azienda – una serie di misure interne quali la regolazione automatica di accensione e spegnimento degli impianti, la riduzione dell’uso di aria compressa, I’utilizzo di una caldaia a condensazione di potenza inferiore alle precedenti, la rottamazione degli impianti energivori (le presse idrauliche sono state sostituite con presse elettriche) e il potenziamento dell’impianto adiabatico che consente un impiego energetico dell’80% in meno rispetto a un sistema tradizionale. Tutte queste attività ci hanno permesso una riduzione dei consumi totali del 30%».