Estate da tutto esaurito sulla sponda varesina del Lago Ceresio: +13% di arrivi

Il Lago Ceresio a Lavena Ponte Tresa

LAVENA PONTE TRESA – La stagione estiva fa registrare il tutto esaurito sulla sponda varesina del Lago di Lugano: aumentano le presenze e anche la lunghezza del soggiorno. L’Autorità di Bacino del Ceresio, Piano e Ghirla è pronta a raccogliere una nuova sfida, ovvero destagionalizzare la meta Ceresio ed accogliere i turisti non solo durante la primavera e l’estate.

I dati dell’estate

Secondo i dati della Camera di Commercio di Varese sono stati 8.802 (+13,6% nell’ultimo anno) gli arrivi e 26.460 i pernottamenti. Il tutto con un aumento del 27,1% nel confronto con il 2019. Cresce anche la permanenza media che, nell’arco dei 24 mesi, è passata da 2 a 3 giorni. Dati che confermano la continuazione di un trend positivo che prosegue dal 2021, quando si era attestata attorno al 45% la percentuale di camere occupate, con un picco di massimo raggiunto nei mesi estivi e, in particolare a luglio 2021 (61,5%).

Obiettivo destagionalizzare

«Ci sono tutte le condizioni per continuare su questa strada. Il lago Ceresio deve vivere anche in autunno o quando le temperature sono più rigide – commenta il presidente dell’Autorità di Bacino Massimo Mastromarino – Ora stiamo approntando una serie di programmi condivisi con il territorio e con le Istituzioni, proprio per rimanere attrattivi in ogni momento dell’anno. Non mancherà la presenza del “Ceresio” nelle fiere internazionali e durante gli incontri B2B per promuoverci con le nostre peculiarità, le nostre imprese, le nostre eccellenze, la nostra offerta sportiva, la nostra offerta ricettiva. Da qualche anno abbiamo messo in campo una nuova strategia cercando di farci conoscere come destinazione turistica Lago Ceresio, ci siamo dotati di un logo e, con convinzione, posso affermare che i risultati non tardano ad arrivare, ne sono un esempio le presenze e la provenienza geografica del flusso».

La strategia

Non sono infatti solo gli europei come tedeschi, olandesi e svizzeri, a scegliere il Ceresio. Crescono anche arabi, indiani, israeliani, americani, oltre al mercato asiatico in genere. «Non parliamo più di sensazioni perché in questi ultimi due anni siamo andati oltre alle aspettative e abbiamo assistito a una rivoluzione delle abitudini e degli interessi – continua Mastromarino, che è anche sindaco di Lavena Ponte Tresa – le persone hanno altre esigenze e i turisti, anche quelli di prossimità, hanno riscoperto i nostri piccoli borghi». Cresce dunque l’appeal del lago come meta per un soggiorno slow. «Continueremo con questa strategia, inizieremo a censire il territorio scoprendone le esigenze e creando un’azione di marketing territoriale condividendo le idee e le progettualità con i singoli operatori – conclude Mastromarino – è arrivato il momento di cambiare, dobbiamo lavorare sul turismo di prossimità che funge da traino e rivedere quelle azioni individuali che non sono vincenti, la rete, il sistema di condivisione è l’unica strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi».