Fagnano, retromarcia innestata sul Galfra: «Il progetto non è così definitivo»

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FAGNANO OLONA – C’è il progetto definitivo ed esecutivo. E c’è anche una manifestazione d’interesse per la realizzazione dei lavori. Insomma manca solo di mandare i lavori in gara d’appalto. Ma come evolverà la situazione dell’allargamento del campo sportivo Galfra, al centro di polemiche e petizione, è ancora tutto da vedere. Soprattutto dopo la riunione dei capigruppo che si è tenuta ieri (lunedì 23 febbraio), durante la quale un esponente di maggioranza, si sarebbe lasciato scappare (in sostanza) che il progetto “è definitivo, ma non troppo”. Lasciando così intendere che “i giochi” non sono ancora chiusi. L’affermazione, infatti, ha spiazzato i consiglieri di minoranza che hanno cercato di capire il senso di quanto affermato. Ma anche sindaco e maggioranza (forse presi in contropiede), i quali hanno di fatto “scantonato” l’argomento facendo cadere il tutto in un rigoroso silenzio a riunione ormai ai titoli di coda.

Verso l’incontro con i cittadini

Al Castello si sta lavorando per un incontro aperto ai cittadini con sindaco Elena Catelli, assessori e consiglieri e commissioni alla partita. Non un consiglio comunale, ma un confronto per esporre il progetto e ascoltare il polso dei fagnanesi, dopo la petizione che ha ormai superato le mille firme. Non cè ancora una data, ma si dovrebbe tenere nel giro di una ventina di giorni.

E proprio l’organizzazione dell’incontro, che si terrà in streaming, ma con la possibilità di interagire, era l’oggetto dell’incontro di ieri. Durante il quale è emerso che la gestione tecnica è stata affidata in esterno per dare proprio la possibilità ai fagnanesi di partecipare quasi come se ci si trovasse in presenza.

Retromarcia in via Piave?

Ma a destare stupore e sorpresa non sono state le “regole del gioco”, ancora da affinare per evitare sovrapposizioni di interventi e capire come gestire le eventuali domande, ma l’affermazione di un esponente di maggioranza. Il quale proprio sul progetto ha dichiarato, rivolgendosi alla Catelli che «poi il progetto definitivo non è poi così definitivo. Vero sindaco?».

Dichiarazione che ha lasciato tutti con un palmo di naso e con un dubbio: «Ma se l’iter amministrativo è già giunto al definitivo ed esecutivo; e se c’è già una manifestazione di interesse per la realizzazione dell’ampliamento, come fa il medesimo progetto a non essere “così definitivo”?».

Ora non è dato sapere se quanto affermato dal consigliere di maggioranza sia una fuga in avanti o una sua personale sensazione. Sta di fatto che tra le minoranze gli interrogativi sono molti: “E adesso, ammesso che si sia l’intenzione, come tornano indietro?”. Ma anche: “A questo punto l’amministrazione di Fagnano ha davvero la necessità di avere un assessore tecnico esterno?”. Lucio Battisti cantava: “Lo scopriremo solo vivendo”.

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