Un aiuto alle famiglie fragili per ripartire: a Varese e Arcisate c’è “Safety Car-e”

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ARCISATE – Prende il via “Safety Car-e”, un nuovo progetto dedicato alle persone in difficoltà economica e sociale all’interno degli Ambiti distrettuali di Varese e Arcisate – Comunità Montana del Piambello. Obiettivo prevenire e contrastare la povertà economica e sociale delle famiglie, mettendo in campo misure di presa in carico mirate e personalizzate, attraverso un’équipe di professionisti in grado di approfondire le diverse situazioni di disagio, offrire percorsi educativi o pedagogici, con aiuto nella formazione o nella ricerca del lavoro.

Aiutare e fare comunità

Il piano, che prende il nome dalla safety car delle gare automobilistiche, prevede di dare sostegno alle famiglie in situazioni di fragilità anche favorendo la creazione di legami con la comunità. «Col progetto Safety Car-e facciamo un ulteriore passo in avanti nei percorsi di aiuto alle persone – commenta l’assessore ai servizi sociali del Comune di Varese Roberto Molinari – abbiamo l’esperienza dei progetti precedenti che ci hanno fornito utili indicazioni, ma anche segnali importanti di dove orientare le nostre azioni. Con questo progetto, con i soggetti che ne fanno parte e che consolidano un’esperienza già fatta, con la sensibilità di chi finanzia il programma, puntiamo in modo particolare sulla prevenzione, per intervenire prima che le situazioni di fragilità possano peggiorare ulteriormente e per evitare che le persone perdano la speranza di poter ripartire».

Per chi è a rischio povertà

«Safety Car-e – spiega Roberta Bettoni di Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione – è il risultato di un lavoro di co-progettazione con Fondazione del Varesotto e Fondazione Cariplo che hanno coinvolto le organizzazioni che si occupano di vulnerabilità e che hanno prodotto esiti positivi nei precedenti bandi Cariplo Doniamo energia. Safety Car-e prende corpo quindi dagli esiti positivi generati sul territorio varesino nei confronti di cittadini a rischio povertà. Il progetto intercetta le persone prima che la loro condizione di impoverimento si aggravi, aiutandole a ripartire e a ricreare una rete sociale di supporto e solidarietà. È un aiuto concreto alle famiglie, personalizzato rispetto alle esigenze di ciascuno».

Professionisti in campo

«Safety car-e è un importante e innovativo progetto – commenta Giovanni Resteghini, presidente dell’Assemblea dei sindaci della Comunità Montana del Piambello – che permette di prendere in considerazione le persone e le famiglie vulnerabili di questo territorio che, normalmente, non arrivano ai Servizi Sociali perché magari un lavoro o comunque un’entrata economica è garantita ma non permette di arrivare a fine mese. Un progetto che mette al centro l’atteggiamento pro-attivo delle persone, di chi si riconosce come parte della soluzione del problema e, per questo, si affida a un’équipe di professionisti in grado di approfondire la situazione e offrire percorsi educativi o pedagogici, supporti di educazione finanziaria, aiuto nella formazione o ricerca del lavoro e, se opportuno, anche un contributo economico. Proprio come la Safety car che, nelle gare automobilistiche, evita temporaneamente ai piloti di incorrere in pericoli maggiori. Non solo, il progetto intende unire la risposta ai cittadini vulnerabili allo svolgimento di un’analisi delle fragilità territoriali e alla promozione di azioni di coinvolgimento di chi, in questi paesi, ci abita o lavora».

Cooperative e comuni

Capofila è Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, che porterà avanti tre anni di progetto con Cooperativa Intrecci, Cs&L, Società San Vincenzo de Paoli, Banco Nonsolopane, Cooperativa Naturart, Cooperativa Sociale l’Aquilone e Liuc Università Cattaneo. I servizi offerti sono gratuiti, mentre l’accesso al progetto avviene su segnalazione o su autocandidatura, scrivendo una mail a safetycare@cooplotta.org, oppure telefonando al 335 7327241 e fissando un appuntamento. “Safety Car-e” è finanziato da Fondazione Cariplo, Fondazione Vismara e il Fondo beneficienza Intesta San Paolo, in collaborazione con Fondazione Comunitaria del Varesotto ed è attivo in diversi comuni. Per l’Ambito distrettuale sociale di Varese: Barasso, Bodio Lomnago, Brinzio, Casciago, Cazzago Brabbia, Comerio, Galliate Lombardo, Inarzo, Lozza, Luvinate, Varese. Per Comunità Montana del Piambello – Ambito distrettuale sociale di Arcisate: Arcisate, Besano, Bisuschio, Brusimpiano, Cantello, Clivio, Cuasso al Monte, Induno Olona, Porto Ceresio, Saltrio, Viggiù.

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