I farmaci come il cibo: boom di richieste. A Varese via alla Giornata di Raccolta

Da sinistra Maretti, Ravasi, Ventura, Pomi, Ermolli, Molinari, Bonoldi

VARESE – Si chiama Giornata di Raccolta del Farmaco, ma da qualche anno a questa parte ormai si sviluppa lungo una settimana intera. L’iniziativa prende il via oggi, martedì 7 febbraio, e proseguirà fino a lunedì 13. In Comune a Varese (nella foto) sono stati presentati i numeri dell’edizione 2023, organizzata dal Banco Farmaceutico. Si registra un boom di richieste da parte degli enti assistenziali a cui sono destinati i farmaci, segno dell’aumento delle situazioni di povertà sul territorio, con il bisogno di medicinali che si avvicina ormai a quello alimentare.

Un bisogno che cresce

A Varese e provincia la raccolta si svolgerà in 151 farmacie. I farmaci raccolti sosterranno 73 realtà assistenziali del territorio che si prendono cura dei bisognosi e che hanno espresso un fabbisogno di 23.800 confezioni di farmaci. Un numero in aumento rispetto all’edizione del 2022, quando la richiesta era di circa 22mila farmaci. Quasi 2000 confezioni in più dunque, a conferma delle necessità che emergono da parte degli enti del terzo settore, e quindi di un aumento crescente del bisogno nelle fasce di popolazione più fragili. «Un bisogno che sta diventando sempre più un’emergenza – ha commentato l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari, presente per il Comune insieme al consigliere delegato alla sanità Guido Bonoldi – ci sono persone che rinunciano a curarsi perché non hanno i mezzi economici».

I farmaci come il cibo

Ad entrare ancora più nel dettaglio della situazione di povertà crescente sul territorio è Nicoletta Ravasi, farmacista e responsabile del dispensario farmaceutico attivo presso la Casa della Carità della Brunella. Qui le persone in difficoltà economica possono ricevere gratuitamente medicinali: si accede con una tessera dopo un colloquio con gli operatori. «Nel 2022 si sono presentate 260 tessere, a cui corrispondono però anche famiglie di più persone, quindi il bacino di utenza è più ampio – spiega – i nostri utenti vanno dai senza fissa dimora alle persone che sono cadute in disgrazia fino alle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese». C’è una prevalenza di stranieri, ma recentemente si registra un incremento degli italiani. «Ogni anno c’è sempre una richiesta maggiore, e quest’anno la richiesta del farmaco è quasi sovrapponibile alla richiesta della mensa: il farmaco è richiesto quasi quanto il cibo».

Le pettorine della Giornata di Raccolta del Farmaco

La risposta di Varese

Al bisogno di farmaci va incontro proprio l’iniziativa promossa dal Banco Farmaceutico, che ha sempre un ottimo riscontro da parte dei varesini. Durante l’edizione del 2022 sono state raccolte 17.808 confezioni di farmaci (pari a un valore di 145.397 euro) che hanno contribuito a curare 4.857 persone aiutate da 71 realtà caritative. Con i farmaci raccolti si è riuscito a coprire il 77% del fabbisogno espresso dagli enti (a livello nazionale la percentuale è intorno al 50%). «La GRF è un appuntamento caro ai varesini – commenta Dina Ermolli, delegato di Banco Farmaceutico per la provincia di Varese – i numeri dello scorso anno rivelano una generosità talmente significativa da far sì che la provincia di Varese risulti, per donazioni in Lombardia, seconda solo a Milano». L’organizzazione è molto precisa: ogni farmacia viene abbinata ad un ente assistenziale, e viene predisposto un angolo in cui i clienti possono scegliere tra farmaci di diversi prezzi tra quelli di cui l’ente destinatario ha maggiormente bisogno. Alla fine della settimana viene consegnato lo scatolone con i farmaci raccolti al rappresentante dell’ente del terzo settore.

Il ruolo sociale delle farmacie

Le farmacie aderenti sono riconoscibili dalle locandine e dalle pettorine dell’iniziativa, che è attiva tutta la settimana ma si concentra in particolare nella giornata “storica” del sabato, con la presenza di numerosi volontari in tutto il Varesotto. «Un’iniziativa sempre di grande successo, con un’organizzazione ineccepibile – commenta Laura Maretti, titolare della Farmacia Centrale di Varese – difficilmente le persone sono schive. Le persone di qualsiasi età sono disposte a donare anche solo un farmaco. E c’è chi non si vede durante l’anno ma per questa giornata viene apposta in farmacia». Anche Maria Luisa Ventura, volontaria del Banco Farmaceutico, ha sottolineato la risposta importante dei varesini e l’importanza di essere di aiuto. «Quest’iniziativa evidenzia il ruolo sociale della farmacia», conclude Andrea Pomi, segretario di Federfarma Varese.