FERNO – Ex sindaco di Ferno a processo: il Comune si costituisce parte civile contro Filippo Gesualdi. E sul punto l’ex primo cittadino, tramite l’avvocato difensore Gianluca Franchi, fa delle dichiarazioni cristalline: «Non ci opporremo alla decisione presa dall’amministrazione fernese: non solleveremo alcuna eccezione su questa costituzione. Questo perché il mio assistito da ex sindaco, non solo comprende le ragioni della scelta, ma avrebbe fatto lo stesso».
Totale estraneità ai fatti
E ancora: «Dal processo ci interessa far emergere la verità – prosegue Franchi – E cioè la nostra totale estraneità ai fatti contestati. Intendiamo farlo in contraddittorio con tutte le parti coinvolte. Giusto che tra queste parti sia presente anche il Comune di Ferno. Il 21 dicembre, per queste ragioni, andremo a discutere l’udienza preliminare adottando una linea tesa a dimostrare, come ho detto, la completa lontananza del mio assistito dai capi di imputazione contestati».
Le accuse
Gesualdi è accusato di presunto scambio elettorale politico-mafioso (416Ter). Secondo l’Antimafia di Milano, «Gesualdi, in qualità di candidato sindaco alle Amministrative nel Comune di Ferno, nel giugno 2017, accettava la promessa da Emanuele De Castro», condannato per mafia nel 2013 e nel 2020, oggi collaboratore di Giustizia, «effettuata per il tramite di Mario Curcio, suo uomo di fiducia, ed Enzo Misiano», di «procurargli voti in cambio della disponibilità a soddisfare esigenze o interessi dell’associazione mafiosa», condizione che, secondo la magistratura, «si è effettivamente verificata» in due occasioni.
Sindaco sino a fine mandato
Il Comune di Ferno, con Gesualdi rimasto in carica anche dopo la notifica dell’avviso di garanzia e dell’avviso di conclusione indagini, non è mai stato commissariato. «Se vi fossero prove a carico di un’accusa gravissima come quella di aver favorito la ‘ndrangheta per quale motivo nessuna autorità nemmeno quella giudiziaria, è intervenuta affinché Gesualdi fosse rimosso? Ricordo che il mio assistito ha terminato il proprio mandato senza che mai vi fossero anche solo le avvisaglie di un commissariamento», chiosa l’avvocato Franchi.