Ferrovia Malpensa-Gallarate, è scontro Stato-Regione per la competenza

Ferrovia t2 malpensa gallarate

MALPENSA – Sarà un incontro decisivo quello di giovedì 26 settembre per la realizzazione del collegamento ferroviario Malpensa-Gallarate. «La conferenza dei servizi sarà infatti chiamata a esprimersi sulla distribuzione delle competenze tra Stato e Regione, per capire se la procedura Paur sia di esclusiva competenza regionale o se via sia una competenza concorrente dello Stato, che potrebbe pertanto stabilire dei principi diretti alla legislazione regionale». A renderlo noto è stato ieri sera in consiglio comunale a Casorate Sempione l’assessore all’Urbanistica Andrea Tomasini (Lega) che sta seguendo da vicino la partita.

La conferenza dei servizi

Al primo punto, recita la convocazione ufficiale, ci sono i «chiarimenti in merito ai titoli abilitativi da acquisire nell’ambito della Conferenza dei servizi decisoria, in particolare per quanto riguarda l’intesa Stato-Regioni».
Il Paur comprende il provvedimento di Via (Valutazione impatto ambientale) e tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione e all’esercizio di progetti sottoposti a procedimenti di Via di competenza regionale e richiesti dal proponente. Ma ora lo Stato potrebbe entrare nella partita, avocando a sé competenze.
Il punto 2 della conferenza dei servizi verterà sulla raccolta dei pareri  in ambito di Valutazione di Impatto Ambientale dagli enti interessati. Un ulteriore punto riguarderà la calendarizzazione della successiva, nonché ultima riunione decisoria, durante la quale verranno rilasciati i pareri finali.

La posizione di Casorate

Lo scenario è dunque ancora in una fase di profonda incertezza. Per questo motivo la maggioranza di Casorate ha respinto ieri l’ennesima mozione sul tema presentata dalle opposizioni (Pd e Alternativa civica). «Attendiamo di conoscere con interesse le decisioni prese con riferimento al rapporto Stato-Regione e agli altri pareri non ancora rilasciati», ha sottolineato Tomasini. «A oggi non si ritiene di esprimere un parere definitivo, in quanto la conferenza dei servizi è ancora aperta, con in calendario imminenti riunioni. Sono troppe le questioni aperte e irrisolte. Non escludiamo una posizione finale negativa riguardo all’opera perché, ricordo, in tutti gli incontri ci siamo posti con posizione critica rispetto al procedimento. Sicuramente qualsiasi parere finale dovrà essere articolato e motivato, avendo in mano tutti gli elementi per esprimere una posizione corretta».

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