Festa della Montagna, 14mila in cima con le navette. Gli Alpini: «Scommessa vinta»

VARESE – Si è conclusa nella giornata di ieri, Ferragosto, l’edizione 2022 della Festa della Montagna promossa con il solito grande impegno dal Gruppo Alpini Varese al Campo dei Fiori. Il primo bilancio a caldo da parte degli organizzatori è più che positivo, con grandi numeri di presenze registrate nel corso dei sei giorni e la scommessa vinta delle navette, utilizzate da 14mila varesini. Tanta la partecipazione anche agli eventi, per la soddisfazione delle Penne Nere.

Navette scommessa vinta

In quella che è stata l’edizione del ritorno all’antico, con la festa al completo dopo due anni in forma ridotta, gli organizzatori del Gruppo Alpini Varese hanno preso una decisione coraggiosa, ovvero la scelta di vietare il transito alle auto private dopo le 9.30 del mattino, invitando così i varesini a scegliere una via più sostenibile per salire al Campo dei Fiori: le navette con partenza da Masnago (nella foto). I numeri dimostrano che gli Alpini ci avevano visto giusto. «È stata una scommessa vinta – commenta il capogruppo Antonio Verdelli – forse avremmo dovuto farlo già anni fa, ma a volte si ha un po’ paura del cambiamento. Oggi è arrivato il momento in cui non ci sono più alternative per una festa che dev’essere festa per la montagna in tutti i sensi». Dal 10 al 15 agosto sono stati 14mila i biglietti staccati. «È stata una bella esperienza, ed è stato bello sentire la gente entusiasta di essere saliti con il pullman».

Festa green

A sottolineare la scelta green è anche l’assessore alla mobilità Andrea Civati. «Un bel successo per l’evoluzione sostenibile della Festa della Montagna – ha commentato – dal 2016 ad oggi si è trasformata valorizzando, soprattutto sul fronte dell’accessibilità, la sua natura sostenibile di festa del bene “Montagna”. Grazie al Gruppo Alpini che ha proposto questo ulteriore miglioramento e grazie a Autolinee Varesine e all’Agenzia del TPL che hanno concretizzato questo servizio. Oltre ai numeri c’è la conferma che i cittadini gradiscono questo modo di muoversi e non corrisponde al vero la mitologia che “in auto è più bello”». «Una sperimentazione – aggiunge il sindaco Davide Galimberti – che indica anche una strada da seguire per quelle che saranno le future scelte per il Campo dei Fiori: più trasporto pubblico e meno auto private per una vera accessibilità e rispetto della nostra montagna». Anche da parte di Autolinee Varesine è giunto un ringraziamento al Gruppo Alpini Varese, al Comune e all’agenzia del Tpl. «E soprattutto grazie ai nostri colleghi per l’impegno, anche in giornate di festa e di ferie per molti, e la serietà messi in campo corsa dopo corsa, dalle 10 del mattino sino a ben oltre la mezzanotte».

Una navetta all’arrivo al Campo dei Fiori

Eventi partecipati

Oltre all’aspetto dei trasporti grande successo anche per tutte le altre proposte della festa, a partire dal banco gastronomico. Per dare qualche numero hanno raggiunto quota 72 i paioli di polenta preparati, per un totale di circa 15mila porzioni servite, mentre sono stati 800 i chilogrammi di salsiccia cucinati. Grande partecipazione anche agli eventi, tra cui l’edizione record della cronoscalata. «Sono diventati oramai una necessità – commenta Verdelli – la gente ha fame di polenta ma ha fame anche di cultura. Ogni nostro evento ha avuto successo, come jazz, teatro, coro degli Alpini e la musica disco, che ha attirato tanti giovani nella serata di sabato».

La messa alle Tre Croci

Il momento più significativo dell’ultima giornata di festa è stata la messa in ricordo di tutti i caduti senza croce (nella foto sotto) celebrata da monsignor Giuseppe Vegezzi e concelebrata da don Franco Berlusconi all’altare delle Tre Croci. Presenti le autorità civili e militari, dal vicario del prefetto Fabio De Fanti al consigliere comunale Guido Bonoldi in rappresentanza del Comune fino ai vertici delle forze dell’ordine e delle associazioni d’arma. Nell’occasione è stato ricordato monsignor Tarcisio Pigionatti che fu l’ideatore della celebrazione religiosa al Campo dei Fiori, intorno alla quale poi nacque la Festa della Montagna.