File riservati sulla cattura di Messina Denaro: coinvolto Fabrizio Corona

fabrizio corona gallarate

MILANO – È stata perquisita l’abitazione milanese di Fabrizio Corona, il noto “paparazzo” acchiappa scoop, coinvolto nella vendita di documenti sulla cattura di Matteo Messina Denaro, per cui sono finiti in manette un carabiniere e un consigliere comunale di Mazara del Vallo, da questa mattina ai domiciliari.

Secondo quanto ricostruito, Luigi Pirollo, in servizio in Sicilia, accusato di accesso abusivo a sistema informatico e violazioe del segreto d’ufficio, avrebbe prelevato la documentazione dai database Arma, con l’idea di venderli con la complicità di Giorgio Randazzo, consigliere di Fratelli d’Italia, ora accusato di ricettazione.

Le indagini

Stando a quanto ricostruito dall’inchiesta coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido, il maresciallo Pirollo, in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Mazara del Vallo, ha prelevato dal sistema interno quasi 800 file, copiandoli e riversandoli su un supporto. Tutto relativo alla cattura del “boss dei boss“. I documenti, passati in mano a Randazzo, avrebbero dovuto arrivare poi a Fabrizio Corona, a chi lui voleva venderli, ma che a sua volta lo ha dirottato sul direttore del quotidiano online MowMag. A far crollare tutto sono state le intercettazioni in corso su Fabrizio Corona.