Fucili e soldi nei boschi dello spaccio di Malnate: smantellati cinque bivacchi

MALNATEFucili, soldi in contanti in euro e franchi, biciclette e un monopattino: è il risultato dell’ennesima attività di controllo nei boschi da parte dei Carabinieri finalizzata a smantellare i punti abusivi di vendita di sostanze stupefacenti allestiti con materiale di fortuna. Dopo l’attività dei giorni scorsi nel Luinese questa volta gli sforzi sono stati dedicati ai Comuni di Malnate e Vedano Olona.

Sul posto anche i Cacciatori

I militari della Compagnia di Varese e lo Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori “Sardegna”, con il supporto di due unità cinofile del Nucleo di Orio al Serio, hanno perlustrato la zona adiacente la via I Maggio, Cava Celidonia, località Fontanelle e Ponte di Vedano. Gli uomini dell’Arma hanno così individuato e smantellato cinque bivacchi, nonché rinvenuto e sequestrato un fucile monocanna, risultato provento di furto in abitazione avvenuto a Tradate nel mese di 2022, un fucile a canna singola, modificato con canna e calciolo mozzi, svariate cartucce di diverso calibro, due bilancini di precisione, molto verosimilmente utilizzati per il confezionamento delle dosi di droga, la somma in denaro contante pari a 12.450 euro e 120 franchi svizzeri, ritenuta provento di illecita attività, nonché cinque biciclette ed un monopattino, su cui sono in corso accertamenti volti a verificarne la provenienza ed individuare i legittimi proprietari.

Il plauso del sottosegretario

A complimentarsi con le forze dell’ordine il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. «Ennesima operazione di legalità contro pusher e spacciatori nei ‘boschi della droga’ nel territorio della provincia di Varese. Grandi risultati, un lavoro straordinario e continuativo di perlustrazione e prevenzione dei nostri militari e delle nostre Forze di Polizia ai quali esprimo profonda gratitudine. L’operazione ormai denominata ‘boschi sicuri’, con la presenza significativa dei reparti speciali dei “Cacciatori dell’Arma dei Carabinieri”, sta riportando legalità, sicurezza e riafferma la presenza dello Stato nei boschi lombardi. Questa è la risposta dello Stato, ferma e decisa che non fa sconti ne passi indietro contro i venditori di morte».