Fusione Accam-Neutalia: per 5 milioni di buoni motivi. Poi altri 50 di investimenti

BUSTO ARSIZIO – Accam e Neutalia verso la fusione: operazione che permetterà un risparmio fiscale di circa cinque milioni di euro, sotto forma di credito di imposta che la società che gestisce l’inceneritore di Borsano intende reinvestire sull’impianto. E in vista c’è il nuovo piano industriale che prevede almeno 50 milioni di euro di investimenti nel prossimo decennio, per quello che potrebbe essere di fatto un completo revamping del termovalorizzatore ex Accam.

La risposta in consiglio

Svelato in consiglio comunale ieri sera, 29 giugno, il “giallo” sul parere dell’Agenzia delle Entrate che aveva fatto revocare all’ultimo momento la parte straordinaria dell’ordine del giorno (sulla messa in liquidazione della società) dell’assemblea di Accam dello scorso 6 giugno. È stato il sindaco Emanuele Antonelli a rispondere all’interrogazione del consigliere comunale di Popolo, Riforme e Libertà Emanuele Fiore, consegnandogli al termine del suo intervento gli atti su cui lo stesso Fiore, esponente di spicco del comitato “No Inceneritore”, aveva chiesto chiarimenti, ma anche «il coinvolgimento» della politica cittadina sulle scelte da portare avanti.

Il sindaco Antonelli consegna a Fiore gli atti su Accam

Gli investimenti

Il documento prodotto dall’Agenzia delle Entrate si riferisce agli effetti generati dall’operazione di fusione per incorporazione, in particolare un «risparmio fiscale», così lo ha definito il sindaco di Busto, sotto forma di un credito di imposta da circa cinque milioni di euro. Che Neutalia, preannuncia Antonelli, si prepara a «reinvestire» in opere di miglioria dell’impianto di Borsano. Agli 11 milioni di euro di interventi già messi in programma e in parte realizzati, si aggiungeranno quindi questi altri 5 milioni. Ma si tratta soltanto di un “antipasto” del piano di sviluppo, che guarderà oltre il 2032 e che prevederà almeno 50 milioni di investimenti. Cifre che, sommate, permetteranno di raggiungere quel range «tra 60 e 80 milioni di euro» che era stato prospettato all’assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo.

Il via libera alla fusione

Antonelli ha poi rivelato che «la delibera di fusione per incorporazione di Accam in Neutalia va in consiglio comunale il 20 luglio, e in commissione verranno spiegati tutti i passaggi, di cui sono in preparazione gli atti», affermando che l’operazione è «pienamente compatibile con le direttive impartite dal Consiglio comunale», dato che l’«opzione», alternativa alla messa in liquidazione, era «già prevista e parte integrante dell’accordo di ristrutturazione dei debiti allegato alla delibera del Consiglio», che un anno fa aveva dato il via libera alla liquidazione di Accam.

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