Neutalia apre l’inceneritore di Borsano: «Sicuro e moderno con gli investimenti»

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BUSTO ARSIZIO – Un impianto sicuro e in continuo rinnovamento, dove la produzione di energia elettrica è ripresa dopo due anni di stop e i controlli sulle emissioni sono «molto puntuali» e oggetto di continui investimenti. È la fotografia scattata oggi, lunedì 9 maggio, dai vertici di Neutalia al termine della visita riservata alla stampa nell’impianto di termovalorizzazione di Borsano (nelle foto sotto, il conferimento dei camion e la sala di controllo). Nel corso della visita, cui erano presenti anche membri del comitato contro l’inceneritore, del circolo di Busto Arsizio di Legambiente e degli Amici del Parco Alto Milanese, è stato illustrato il funzionamento dell’impianto, oltre al dettaglio degli interventi operati e di quelli previsti per riammodernare la struttura che risale al 2001.

Falcone: «Nel piano 11 milioni entro il 2022»

«Neutalia è partita il 1° agosto 2021 e ha subito iniziato a investire – ha esordito il presidente di Neutalia, Michele Falcone, al termine della visita – Parliamo di 4,5 milioni di euro nel 2021 e di altri 6,5 quest’anno per ridare all’impianto il ruolo di termovalorizzatore. Fra i grandi investimenti c’è stato l’avvio della prima turbina, lavoriamo per attivare l’altra alla fine dell’anno e ci sono interventi migliorativi della performance ambientale, che ci hanno permesso tra l’altro di ottenere la certificazione Iso 9001 di qualità».

Fra gli investimenti del piano industriale valido fino al 2032, nel primo trimestre di quest’anno sono stati destinati 215.000 euro per ripristinare il funzionamento del turbo gruppo della linea 1 dell’inceneritore, 121.000 per riattivare i relativi quadri di comando e controllo, 172.000 per la copertura dell’edificio energia e 46.000 per rifare le coperture dei lucernari sul tetto dell’avanfossa. «In prospettiva – ha ripreso Falcone – investiamo 850.000 euro in benefit e per la digitalizzazione nella trasmissione dei dati a Regione Lombardia con un impianto “blindato”, cioè con dati non modificabili dalla società nella logica di massima trasparenza». Nei benefit rientrano anche due nuove centraline di rilevamento dei fumi, la cui collocazione sarà concordata entro l’anno con gli stakeholder, e l’installazione di un sistema di monitoraggio del mercurio già entro giugno.

Energia dai rifiuti per 180.000 famiglie

«Gli investimenti – ha aggiunto Stefano Migliorini, direttore generale di Aemme Linea Ambiente – hanno riguardato anche il trattamento delle acque reflue e meteoriche (cui si aggiungerà la copertura del sedime dell’area di trasferenza per evitare il dilavamento), il sistema di monitoraggio che è stato implementato e migliorato nella fase di acquisizione dei dati e il sistema di caricamento automatico dei rifiuti ospedalieri, con lavaggio e sanificazione dei contenitori che anziché bruciati anch’essi sono ora riutilizzati». Migliorini ha sottolineato che «in base al contratto di concessione, Ecoeridania svolge a sue spese attività preparatorie dei rifiuti ospedalieri e ha fatto investimenti su opere che resteranno a Neutalia», Falcone da parte sua che «l’accordo con Ecoeridania precede Neutalia, che prevede maggiori investimenti per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri rispetto ad Accam».

Dei rifiuti conferiti all’ex impianto Accam con una cinquantina di camion al giorno, nel primo trimestre 2022 quelli sanitari sono stati il 13,3% del totale, quasi la stessa quota di quelli speciali non pericolosi (13,5%), mentre la gran parte rimangono quelli urbani (73,2%) per un totale di 26.678,340 tonnellate. Quanto alla ripresa della produzione di energia dopo due anni, tramite il vapore a circuito chiuso prodotto dalla combustione, a fine aprile è stata riattivata la turbina della linea 2 che ha generato 420,3 megawatt/ora, equivalenti al consumo di energia di 1.868 famiglie; in autunno sarà riattivata anche la turbina della linea 1. Quest’anno saranno prodotti 27.475 mwh di energia elettrica, mentre a pieno regime saranno 40.000.

Presto altri filtri sulle emissioni

Altri temi spinosi sono stati affrontati da Falcone e dal direttore tecnico di Neutalia, Alessandro Reginato. «Rispetto al CO – ha detto quest’ultimo – le variazioni rispetto ai limiti di legge sono di poche unità percentuali; il parametro è abbattuto tra il 90 e il 95%, quando il limite è 50. L’impianto è del 2020 con alcune sezioni che hanno 3-4 anni, sarebbe un errore parlare di macchina vecchia». Mostrati anche i nuovi catalizzatori ancora impacchettati, che saranno installati tra agosto e novembre per aumentare l’abbattimento di NOx e diossine in una ulteriore misura del 20%.

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