M24 TV – Il sindaco Galimberti racconta come sta cambiando Varese

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LONATE POZZOLO Varese Città Giardino, ma anche città di cantieri. Lungo le strade, nelle piazze, alle stazioni, ma anche in politica. Poiché, non bisogno dimenticarlo, a ottobre si vota. E quindi ci si prepara anche alla costruzione delle coalizioni. Da “aggiustare” come si fa con gli edifici e da allargare proprio come con le strade. I progetti, le impalcature, i mezzi e le maestranze all’opera non mancano: dal palaghiaccio alla Schiranna, da piazza Repubblica alle stazioni. Fino a largo Flaiano e al comparto di viale Europa – via Gasparotto.

Ospite dell’approfondimento di Malpensa24 web Tv è stato il sindaco Davide Galimberti, con il quale abbiamo fatto un tour per Varese, senza scansare criticità e polemiche, per capire se lo slogan utilizzato nella scorsa campagna elettorale, “Varese riparte davvero”, è rimasto tale oppure è stato declinato in città. L’intervista è stata realizzata da Andrea Della Bella.

Ghiaccio rovente

Il palaghiaccio di via Albani è certamente il nodo. Terreno scivoloso, poiché la struttura è chiusa ormai da tempo, le società che ruotano attorno alla struttura da mesi stanno facendo salti mortali per tenere vivo tutto il movimento e il futuro di un nuovo palazzetto, per quanto vicino, ancora non si vede all’orizzonte. «I lavori partono nei prossimi giorni – ha riconfermato il sindaco Galimberti – Sono consapevole delle difficoltà che stanno affrontando la società, ma l’intervento era necessario. E dopo anni di parole, noi, tre anni fa, ci siamo assunti la responsabilità di intervenire».

Fare più che parlare

E’ un po’ il fil rouge del sindaco che passa dai lavori in piazza Repubblica, alla riqualificazione dell’ex caserma Garibaldi, al piano stazioni. «Questioni rispetto alle quali si è sempre parlato e fatto progetti, ma mai concretizzato. Con il trasferimento del mercato abbiamo riqualificato una porta d’accesso alla città degradata da tempo e che assumerà ancor più valore una volta pronta la caserma Garibaldi, vero polo culturale della città capoluogo e del territorio».

Stesso discorso per le stazioni, intervento definito da alcuni un “maquillage al quanto costoso”. «Ma non è così – puntualizza Galimberti – è una zona dove ogni giorno transitano migliaia di persone. E una volta realizzato cambieremo il volto di un altro ingresso in città. Con il valore aggiunto di una struttura (il centro nuovo diurno di piazzale Kennedy, ndr) per gli anziani, ma non solo». Infine: «Dalle stazioni a largo Flaiano, dove verrà eliminato lo storico semaforo al termine della bretella autostradale e il comparto della nuova Esselunga, in gran parte ultimato e di fatto già operativo a livello viabilistico».

Cantieri politici

E in odor di elezioni amministrative non poteva mancare la parentesi politica. A partire dallo sfidante del centrodestra Roberto Maroni, «candidatura di prestigio. La Lega ha deciso di mettere in campo la figura più prestigiosa, forse perché sa che la sfida per loro è molto difficile. Anche perché in questi anni la città è cambiata con interventi che i varesini aspettavano da decenni».

Ma il cantiere politico del centrosinistra, dove in questo momento le due novità sostanziali sono il rinnovamento “in rosa” della lista che porta il nome del sindaco Galimberti e l’ingresso dei Cinque Stelle, ha creato dibattito. Senza dimenticare il rapporto ormai compromesso (fino a che punto lo si vedrà) con il vicesindaco Daniele Zanzi e il movimento di Varese 2.0.

L’intervista integrale