Caruso: «Per ora non lascio Gallarate. E agli attacchi non rispondo: preferisco lavorare»

montagne lombardia caruso
Francesca Caruso

GALLARATE – «Non sono qui per dimettermi». Non è oggi, 14 marzo, l’ultimo giorno da assessore alla Sicurezza di Gallarate per Francesca Caruso, nuovo componente dell’esecutivo regionale con delega alla Cultura. In ufficio a Palazzo Borghi, sede del Palazzo municipale, all’indomani del debutto in giunta e alla vigilia del primo consiglio regionale appare ancora concentrata sulle cose da fare in città. 

Assessore Caruso, non è ancora il momento delle dimissioni? 
Il mio mandato qui sta per concludersi. Anche se a livello formale avrei ancora 180 giorni circa di tempo, è evidente che in un un periodo ragionevolmente breve concluderò la mia esperienza a Gallarate. Ma prima ci sono ancora delle partite a cui tengo e che devo concludere. 

A cosa si riferisce?
Sono riuscita a impostare il percorso per il riconoscimento del marchio Igp per gli amaretti di Gallarate e sto chiudendo tutti i progetti legati alla Sicurezza, a partire dal pedibus e dal cane antidroga. Inoltre, proprio pochi minuti fa ho firmato la risposta all’interrogazione di Massimo Gnocchi sulle telecamere. E ne approfitto per rispondere anche a Città è Vita: la videosorveglianza non è soltanto un ottimo deterrente ma funziona, come dimostrano le recenti denunce a chi ha imbrattato il Mazzetti point, ai ladri del latte e al piromane della scorsa estate. Li abbiamo presi tutti.

Veniamo al suo nuovo incarico. In questi giorni frenetici ha già pensato ai primi progetti che le piacerebbe realizzare?
La prima fase sarà di studio. Parto dallo studio e dalle persone, perché la cultura è fatta di persone che vanno a coprire tutti i segmenti, che sono tanti e che meritano pari dignità. Il mio obiettivo sarà valorizzare il patrimonio lombardo a partire dai siti Unesco, passando per Brescia e Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023 fino ad arrivare ai piccoli borghi. In una parola vorrei una cultura accessibile a tutti. 

Cosa si prova a essere il nuovo assessore alla Cultura di Regione Lombardia?
Soggezione se penso che il più grande assessore regionale alla Cultura che la Lombardia e che la destra ha avuto è Marzio Tremaglia. E’ una eredità importante. Sottolineo che anche lui era un avvocato. 

E’ un modo per rispondere agli attacchi mediatici dei giorni scorsi? 
No, agli attacchi non rispondo perché sono concentrata soltanto su quello che dovrò fare. Voglio studiare e iniziare da subito a lavorare creando un team immediatamente operativo. Creerò un tavolo di saggi e il mio sarà un ruolo politico di coordinamento.   

Quanti messaggi ha ricevuto in questi giorni? 
Tantissimi, e a poco a poco sto rispondendo a tutti. Mi hanno fatto piacere sopratutto i complimenti inaspettati, arrivati da chi non è della mia stessa parte politica. 

Per Gallarate negli ultimi sette anni ha avuto la delega alla Sicurezza. Continuerà a occuparsi della sua città anche nella nuova veste?
Gallarate è nel mio cuore e sarà per me sempre una priorità. In questi anni alla Sicurezza una cosa importante l’ho capita: la cultura è l’antidoto al disagio giovanile e da qui dobbiamo partire. Faremo cose importanti nei prossimi cinque anni, anche a Gallarate. Ne sono sicura. 

gallarate assessore francesca caruso – MALPENSA24