Ospedale unico al Casermone di Gallarate? «Siamo fuori tempo massimo»

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Da sinistra in senso orario: Antonelli, Porfido, Monti e Cassani

GALLARATE – «Siamo fuori tempo massimo: l’area è già stata individuata». Tranchant il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli in merito alla proposta lanciata dal Pd di Gallarate (e condivisa anche da una parte della maggioranza) di spostare la collocazione del futuro ospedale unico dai terreni già individuati di Beata Giuliana all’area dell’ex Casermone dell’Aeronautica che da oggi, 24 gennaio, ospita il più importante Centro vaccinale della Lombardia. 

Non facciamo ridere 

Proprio a margine dell’inaugurazione delle linee vaccinali, alla presenza del generale Francesco Paolo Figliuolo, Antonelli bolla come «irrealizzabile» il cambio di destinazione dell’ospedale unico. «Non è che ci si sveglia al mattino e si butta lì una proposta. Ma dove sono stati fino ad adesso? Prima erano contro e adesso lo vogliono da loro. Se la politica la facciamo così c’è da ridere». Al primo cittadino scapperebbe anche un sorriso se non fosse che su questa partita si sia già perso troppo tempo e ora è arrivato il momento di correre senza più tentennamenti: «Siamo già in ritardo su tutto. Hanno sempre detto di no e ora dopo tre anni dicono sì, ma a Gallarate. Ma che modo è di fare politica? Allora a questo punto era meglio se il Pd di Gallarate rimaneva contrario, così risolviamo ogni problema e andiamo avanti per la nostra strada a farlo lo stesso». 

Basta stop and go

Il sindaco fa sapere che in settimana fisserà la data per un’imminente visita del governatore Attilio Fontana e del vice Letizia Moratti nei due principali ospedali dell’Asst Valle Olona. Sarà l’occasione per inaugurare l’acceleratore di Busto e la Rianimazione (quasi ultimata) a Gallarate, ma soprattutto per un nuovo confronto con le amministrazioni locali sulla futura struttura. «C’è un percorso già avviato anche con soggetti esterni alla Regione, a partire dal ministero», sottolinea il dg di Asst Valle Olona Eugenio Porfido. «Rimettere tutto in discussione significherebbe ripartire completamente da capo. Gli stop and go non fanno bene a nessuno. Il Covid ci ha ritardato, dobbiamo recuperare il tempo perduto».

Ospedale militare 

La proposta del Pd gallaratese viene bocciata anche dal consigliere regionale Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità. «E’ un’idea che allungherebbe i tempi di almeno 4 o 5 anni». Anche lui crede che il Casermone possa essere valorizzato in ambito regionale, ma in altro modo: o come hub delle emergenze, o addirittura come ospedale militare al servizio dell’intero Nord Italia: «L’ospedale di Baggio ha necessità di una fortissima ristrutturazione e riconversione. A questo punto avrebbe più senso averlo qui a Gallarate in questo sito che ha anche una parte logistica ed è integrato alla rete ferroviaria e aeroportuale. Sicuramente è più interconnnesso qui che a Forze Armate, un’area a forte vocazione residenziale». 

Anche Cassani frena 

Sull’ipotesi ospedale unico al Casermone frena anche il sindaco di Gallarate Andrea Cassani: «Io credo che la soluzione su Busto sia più semplice anche perché l’area viene messa a disposizione gratuitamente dal Comune e non c’è nulla di costruito sopra. Il Casermone invece è del Demanio, non potrebbe essere ceduto gratuitamente e avrebbe dei costi di bonifica che immagino non siano secondari. Ma al di là di dove verrà collocato l’ospedale unico, colgo favorevolmente che il consigliere Pignataro, tornando sulle posizioni del Pd di qualche anno fa, ora è favorevole al nuovo ospedale, ben comprendendo le necessità sanitarie del territorio e i costi della sanità territoriale». 

Le minoranze di Gallarate 

Nel frattempo la proposta di Pignataro continua a far discutere la politica cittadina, trovando pieno sostegno da parte degli alleati di Città è Vita. «Intendiamo superare ogni possibile campanilismo e confrontarci sulla soluzione migliore per il progetto di Ospedale unico che dia alla città di Gallarate ed ai Comuni limitrofi una risposta efficace ai bisogni sanitari della nostra zona per i prossimi 70 anni», dichiara Cesare Coppe. «Un investimento di questa entità non può lasciare strade intentate, ogni ipotesi deve essere presa in esame. E questa, francamente, mi pare un’ipotesi molto valida». Per la lista civica Obiettivo Comune a parlare è invece il consigliere Massimo Gnocchi: «Pare di tutta evidenza che l’eventuale utilizzo di questa area dismessa potrebbe evitare un ulteriore consumo di suolo e sicuramente avviare ad un recupero strategico una zona i cui destini -hub vaccinale a parte- sono molto importanti per Gallarate. Sicuramente questa valutazione però potrebbe o dovrebbe essere oggetto di approfondimento nella istituenda Commissione Sanità/ospedale che la maggioranza di Cassani intende costituire e la cui utilità pratica è condizionata dalla scelta in ordine alla deroga sul dibattito pubblico. Ovvero se il Consiglio Comunale lo deroga nella stessa seduta in cui si istituisce la Commissione, chiudendo di fatto per legge la possibilità di confronto sul tema con la Regione, la Commissione stessa resterà una mera palestra di esercizio verbale la cui inutilità sarà pari a zero».

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