GALLARATE – Il Marocco vince. E abbraccia quella che è una conquista storica non solo per un Paese, ma per un intero continente. Dopo la festa per aver guadagnato i quarti di finali al Mondiale in Qatar, piazza San Lorenzo a Gallarate questa volta è letteralmente in preda a un delirio sportivo. La nazionale magrebina si è portata a casa la partita contro il Portogallo, staccando il ticket per la semifinale: il più alto traguardo calcistico di sempre in Africa.
La festa a Gallarate
Si fa festa nelle piazze di Varese, Busto Arsizio, ma soprattutto a Gallarate, la città più multietnica della provincia. Un momento caratterizzato dall’entusiasmo dei tifosi, dai cori e dagli abbracci. Dei marocchini, ma anche degli italiani che hanno deciso di unirsi insieme a loro attorno alla fontana di piazza San Lorenzo dopo il triplice fischio, nel luogo di riferimento dove ritrovarsi a celebrare le conquiste sportive.
Oggi la comunità nordafricana più che mai coglie l’assist del calcio per sentirsi emancipata, accolta e benvoluta dalla popolazione gallaratese. Che per questo viene anche ringraziata. «E’ la festa del mondo arabo e Gallarate oggi si dipinge di rosso», dice un tifoso. «Siamo fieri di questo Paese che ci dà la possibilità di poter festeggiare nelle giuste condizioni. Forza Marocco, viva Italia».
Sventolano bandiere rosse con la stella verde, ma anche quelle della Palestina e della Tunisia. E’ la festa del popolo arabo che abita la città di Gallarate. Ma non solo. Un post-partita che vale molto più di una festa, è l’unione tra popoli differenti. Il potere del calcio.