GALLARATE – Gallarate offre sostegno alle mamme per superare difficoltà economiche e sociali correlate alla vita nascente: oggi, mercoledì 28 aprile, nell’ambito del progetto “Sostegno alle famiglie per una solidarietà in presenza” la giunta Cassani ha siglato una convenzione con il Centro di Aiuto alla Vita di Cassano Magnago. I Centri di Aiuto alla Vita sono associazioni di volontari, apartitiche, che appartengono del Movimento per la Vita di ispirazione cattolica, assistono le donne alle prese con una gravidanza difficile o indesiderata e le giovani madri prive di mezzi o sprovviste delle capacità necessarie a fornire le cure al figlio, al fine di prevenire il ricorso all’aborto.
Assistenza per la gravidanza e primi mesi di vita
Sul territorio italiano sono sono presenti 315 Centri di Aiuto alla Vita; il primo fu fondato a Firenze nel 1975 e quello di Cassano nel 1982, su iniziativa del medico Renato Picotti. Fino a dicembre 2022 le famiglie segnalate dai Servizi sociali di Gallarate saranno seguite per tutta la gravidanza e fino ai diciotto mesi di vita del bambino. Alle persone segnalate dai Servizi sociali verrà offerto supporto sia a livello materiale che relazionale. Il Comune come rimborso al Cav si impegnerà fino a un massimo di 5mila euro per spese che dovranno essere rendicontate. «In questa legislazione abbiamo fatto molto per sostenere le famiglie e le nuove nascite», ha dichiarato il sindaco Andrea Cassani. «Con questo ulteriore tassello andremo ad aiutare fasce ancora più fragili per sostenere la vita».
Una collaborazione che esiste già da anni
«La gravidanza e il puerperio sono momenti molto delicati nella vita di una donna», ha sottolineato Stefania Cribioli, assessore ai Servizi sociali. «Credo e difendo quotidianamente, come mamma e professionista, il diritto per ogni neomamma di essere aiutata e supportata in questi passaggi sia a livello pratico che a livello relazionale ed emotivo. La nostra amministrazione crede nella famiglia e, grazie anche al lavoro del Cav, molte donne gallaratesi in stato di fragilità e difficoltà che non hanno modo di rivolgersi a servizi privati ricevono un aiuto concreto. Con questa convenzione e con questo sostegno abbiamo voluto regolamentare una collaborazione che esiste già da anni tra servizi sociali e il Cav, riconoscendo un valore al loro costante e quotidiano impegno sul campo: un inno alla vita e un aiuto alle mamme».
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