GALLARATE – C’erano scout, bambini del catechismo, asili, insegnanti, mamme, papà, nonni, il coro gospel, molte associazioni e realtà parrocchiali e della società civile. In tanti hanno partecipato oggi pomeriggio, 5 febbraio, alla Camminata per la pace organizzata dalle parrocchie di Gallarate unite nella Comunità pastorale di San Cristoforo.
Il corteo
Il corteo per le vie del centro ha raggiunto alle 15 la basilica con la supplica della pace di monsignor Riccardo Festa e la condivisione di tè caldo sul sagrato.
Di seguito la testimonianza di don Andrea Florio:
Meravigliosa giornata con incredibile partecipazione di popolo. Finalmente la comunità è uscita per le strade della città e ha fatto sentire il proprio desiderio di pace. Seguendo le indicazioni del Papa siamo chiamati ad essere profeti di pace, a ricercarla ardentemente, a cambiare i nostri comportamenti, i nostri modi di pensare, le nostre priorità perché la pace non parte dalle notizie del telegiornale, ma dalla nostra casa, dalla casa accanto alla nostra, dal nostro amico e dal nostro porci come amici degli altri. Piano piano, elevando sempre più il livello, diventa un discorso di popolo, di comunità, di mondo. Abbiamo sentito in basilica l’intensa testimonianza di un’accoglienza sentita. Se tutti viviamo in questo modo ci sono meno guerre. Lo diceva anche il vangelo di oggi, quello del funzionario reale. Il figlio vive perché il padre funzionario ha fede nella vita. Gesù trasmette fede nella vita. Se abbiamo fede, è proprio la fede a spingerci a fare scelte sempre più alte di vita e non di morte. Le scelte di morte sono quelle di egoismo, i nostri no, il mancato aiuto o la mancata collaborazione data. Le scelte di vita sono la vicinanza, la solidarietà, l’accoglienza, l’uscire di casa, lo stare con i fratelli e le sorelle. Oggi molti hanno detto sì a scelte di Vita.