Mense a Gallarate, Forza Italia all’attacco: «Scarsa qualità. Cibo in spazzatura»

Gallarate mensa scolastica ceraldi

GALLARATE – «Da una nostra recente chiacchierata con alcuni docenti, la grandissima parte dei cibi somministrati finisce in pattumiera al termine del turno di mensa». A sollevare il caso della scarsa qualità del cibo nelle scuole di Gallarate è nientemeno che Forza Italia, quarta forza di maggioranza. 

L’affondo di Forza Italia

Lo ha fatto il capogruppo Calogero Ceraldi lunedì sera 22 novembre, in consiglio comunale. Una scelta quantomeno anomala, almeno sotto il profilo politico, che qualcuno in maggioranza ha giudicato come un attacco che esula dalla mera questione sollevata. Di certo la decisione di aprire un caso in aula, come farebbe un consigliere di opposizione, anziché provare a risolvere il problema all’interno della maggioranza e in giunta con il proprio rappresentante (nientemeno che il vicesindaco, Rocco Longobardi), è una prassi inusuale che può essere valutata come un affronto a viso aperto. Anche perché poco prima Ceraldi si era rivolto ancora all’assessorato competente (in quota Lega con Claudia Mazzetti) per la chiusura delle elementari di Crenna causa Covid. E’ vero che Forza Italia ha mosso le sue accuse all’autorità sanitaria  («La chiusura è intervenuta con grave ritardo rispetto alla evoluzione del contagio, sono stati commessi degli evidenti errori di valutazione da parte della competente Ats») ma non ha mancato di rivolgersi all’assessore dettandole i tempi e i modi, ovvero chiedendo «un’azione di monitoraggio costante e quotidiana della diffusione della malattia in collaborazione con presidi e direttori didattici affinché il medesimo possa  sollecitare le autorità competenti alla adozione puntuale e tempestiva degli opportuni provvedimenti sanitari». Due indizi, insomma, fanno una prova.

Qualità della mensa

Al di là delle questioni politiche, che di certo non mancheranno di avere strascichi nei prossimi giorni, la questione mensa secondo Forza Italia è grave. «Sono parecchi ormai gli episodi che ci vengono segnalati dalle famiglie di studenti delle nostre scuole relative alla scarsa qualità dei pasti forniti nelle nostre scuole», ha detto Ceraldi. «In molti casi i genitori di alunni ci hanno fornito interessanti report fotografici dei pasti somministrati, dai quali è possibile accertare quanto da noi precedentemente affermato». Secondo Forza Italia, è «arrivato il momento di dover porre in essere una adeguata ed approfondita verifica di ciò che sta accadendo nelle nostre scuole, adottando i necessari ed urgenti correttivi. Siamo naturalmente a disposizione dell’assessorato competente per fornire non solo tutte le informazioni del caso ma per collaborare opportunamente alla positiva risoluzione della problematica».

L’aumento dei costi

Sulla questione mensa è intervenuto anche l’assessore al Bilancio Corrado Canziani, ma per fare chiarezza in merito all’aumento (a partire da settembre 2022) dei buoni pasti. «Questa amministrazione», ha dichiarato, «ha proseguito le misure connesse alla politica di assorbimento dei maggiori costi derivanti dal contenimento della pandemia e lo ho fatto per tutto il 2021 e anche per il primo semestre 2022». Dovendo però necessariamente avere una «visione a lungo termine», ha proseguito Canziani, «la giunta di centrodestra ha ritenuto di dover effettuare degli aumenti sulle tariffe da settembre del 2022 usando un «meccanismo compensativo». In due mosse: l’aumento è più contenuto per le famiglie a reddito più basso (30 centesimi anziché 50 per le fasce Isee fino a 10mila euro) e c’è uno sconto del 10% sul totale della tariffa per chi sceglie il pagamento elettronico. Di fatto chi paga con l’addebito su conto corrente si vedrà in larghissima parte assorbito l’incremento del buono pasto. 

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