GALLARATE – Un nuovo commissariato per la Polizia di Stato di Gallarate. Un obiettivo di cui si parla da anni, ma che continua a essere nell’agenda del questore Michele Morelli. Lo ha assicurato lui stesso in un passaggio del discorso ufficiale al Maga di Gallarate durante i festeggiamenti per il 172esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato.
Il discorso
«Tanto è stato fatto e altrettanto potrà esserlo per migliorarci ancora», ha detto il questore elencando gli interventi infrastrutturali per aiutare la polizia di Stato a lavorare con maggiore efficacia sul territorio. «E’ realtà la Sala operativa unica, che a regime consentirà un maggiore controllo del territorio tra Gallarate e Busto Arsizio; è stato avviato l’iter per l’auspicata costituzione di un Posto Polfer a Saronno; il Vicario del Questore, l’amico e collega Paolo Iodice, è tra le altre cose impegnato per verificare la fattibilità di alloggi maggiormente decorosi per il personale e di una nuova e più funzionale sede per il Commissariato di Gallarate».
In via Forze Armate
L’attuale sede di via Ragazzi del ’99 è inadeguata alle esigenze della Polizia di Stato. E sfumata l’ipotesi di trasferirlo in via Aleardi nella ex sede di Amsc (troppo onerosi i costi di adeguamento che il Comune dovrebbe sostenere e il ministero degli Interni non investe in proprietà altrui), l’idea a cui si sta lavorando da circa un anno è quella di realizzare una struttura ex novo al campo sportivo di via Forze Armate, da anni in disuso. Il Comune, proprietario dell’area, avrebbe già dato il proprio benestare. Se dal ministero dovessero sbloccarsi nei prossimi anni i fondi per la realizzazione di nuovi commissariati, Gallarate potrebbe beneficiarne perché l’attuale sede è ormai inadeguata, piccola e insicura e non risponde più ai requisiti di un moderno presidio delle forze dell’ordine. Proprio per questo motivo, anche un restyling dell’attuale sede con un eventuale ampliamento negli spazi oggi vuoti dell’ex pretura, già sede del Gam, è un’ipotesi che non può essere presa in considerazione perché per le normative vigenti non risponde agli standard antisismici e di sicurezza richiesti. Serve una struttura nuova, e via Forze Armate al momento resta l’unica opzione sul tavolo.