Gallarate, Casa di Eurosia e mensa dei poveri avanti anche nel 2023. Servono 110mila euro

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GALLARATE – In mille il 12 settembre 2020 al Santuario di Madonna in Campagna con le mascherine sul viso avevano detto «Io ci sono». Con un voto si impegnarono a realizzare a Gallarate una dimora notturna per chi si trova in una situazione di emergenza e sostenerla con le offerte per almeno tre anni. Nacque “Casa di Eurosia”, in servizio dal 10 febbraio con 12 posti di ospitalità notturna. Ora, insieme al Ristoro del Buon Samaritano, ovvero la mensa per i poveri del mezzogiorno, continuerà anche nel 2023. E’ l’impegno che si è presa la comunità pastorale San Cristoforo chiedendo ancora il sostegno della popolazione. Per mantenere attive entrambe le realtà, infatti, servono più di 100mila euro all’anno.

Il nuovo progetto

Per la gestione della Casa è stata istituita l’Associazione Santa Eurosia odv che ha come soci persone che già operano nelle Caritas della Città, insieme con i parroci. I promotori ritengono che l’associazione debba restare come uno strumento operativo a servizio della carità profetica della Casa di Eurosia, del Ristoro del Buon Samaritano, e degli altri servizi a sollievo della povertà estrema, per recuperare chi è caduto in forme di grave emarginazione, secondo il linguaggio a cui la Caritas ci ha educato. «La presenza di Casa di Eurosia – spiega l’organizzazione di volontariato – ha dato dignità alle persone accolte e alla città, imbarazzata per il disagio di vedere persone dormire in posti inopportuni senza avere soluzioni soddisfacenti per le loro condizioni di vita e per il nostro benessere. Quel voto ha fatto emergere un popolo profetico che ha scoperto di essere numeroso in questa città e ha saputo fare una scelta alternativa sul modo di affrontare la presenza del disagio sociale. Non più un problema di sicurezza, da risolvere spingendo, senza risultati, ai margini chi già stava precipitando, ma la gestione dell’emergenza prendendosi cura e offrendo sicurezza a chi deve essere riconosciuto come persona fragile e vulnerabile»

I costi 

Attraverso l’iniziativa “Io ci sarò” si chiede ora di sostenere le due iniziative caritatevoli anche per il 2023. La Casa di Eurosia, casa di emergenza per chi non ha casa, costa circa 220 euro al giorno per 365 giorni: 80.000 euro l’anno. Mentre il Ristoro del Buon Samaritano, mensa gratuita di mezzogiorno, costa circa 90 euro al giorno per 310 giorni: 28.000 euro l’anno (il cibo per i pasti, nei giorni di apertura delle scuole, è offerto dal Comune). 

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