Gallarate, il Sindacato generale di classe: «Salari più alti e più dignità sul lavoro»

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GALLARATE – «Rivendicare salari più alti e maggiori diritti e dignità per i lavoratori. E soprattutto garantire il rispetto della sicurezza, seguendo le condizioni che in questo Paese purtroppo non esistono». Eugenio Busellato, segretario del Sindacato generale di classe, riassume così gli obiettivi della conferenza di organizzazione che si è svolta oggi – 30 settembre – all’hotel “La nuova rotaia” a Gallarate. Un incontro che ha riunito varie realtà legate alla Sgc, compresa Lmo (Lavoratori metalmeccanici organizzati), Al Cobas (Associazione lavoratori comitati di base) e Soa (Sindacato operai autorganizzati).

Studiare una strategia

Nel merito delle condizioni dei lavoratori, per Busellati «l’opinione pubblica affronta poco i problemi dei dipendenti». In particolare, affonda, «ci si ricorda solo con le morti sui luoghi di lavoro, una piaga ormai incontrollabile». La sicurezza è infatti uno degli «aspetti principali» su cui spostare l’attenzione. «Dobbiamo confrontarci e quindi intervenire per studiare una strategia». In particolare in questa fase, «con i salari ormai da fame e la questione del caro vita che è insostenibile».

Le condizioni di popolo e dipendenti

Sulla stessa linea Antonio Ferrari, segretario generale Lmo. Che punta sulla necessità di «un’analisi concreta delle condizioni dei lavoratori, per determinare l’azione di un sindacato di classe che oggi deve imporsi per le gravi condizioni in cui vivono il popolo e i dipendenti». Facendo leva sulle numerose rappresentanze in sala: «Gruppi importanti dell’automotive, dell’elettrodomestico, dell’acciaio e di altri settori». E con la barra dritta grida alla lotta «contro il nemico, che è sempre quello: il capitalismo».

I temi affrontati

Tantissime le realtà coinvolte, sia presenti che collegati da remoto. Sul tavolo, temi di attualità legati anche alle vicende nazionali, europee e d’Oltreoceano. Tutti argomenti declinati in un corposo fascicolo che tocca, fra gli altri, questioni come la guerra in Ucraina e il fatto che «gli Stati uniti esigono che il mondo si pieghi alla loro leadership». O il «capitalismo verde e la lotta dei monopoli». E quindi la «crisi climatica e ambientale», passando per «gli interessi generali della classe operaia e dei ceti medi». E ancora, spiccano i «diritti al lavoro e a un salario dignitoso» o «l’evoluzione della tecnologia», fino al capitolo «profughi o deportati» e a quello del «capitalismo e interclassismo».

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