Ospedali di Somma e Gallarate, le reazioni alle dichiarazioni di Fontana 

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Da sinistra: Davide Ferrari, Stefano Bellaria. Massimo Gnocchi

GALLARATE – Arrivano da più parte reazioni dopo le dichiarazioni rese ieri, 24 settembre, dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana sulla situazione degli ospedali di Gallarate e Somma Lombardo. In merito alla chiusura di reparti e servizi, denunciati alla mattina dall’ex primario Francesco Zaro e da dieci sindaci (anche di centrodestra) dell’area Malpensa, il governatore aveva risposto: «Le questioni sugli ospedali emergono sempre in prossimità delle elezioni. É un modo per cercare di fare polemica e spaventare la gente».

Il sindaco di Somma

Il primo a intervenire il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria, in prima linea contro la decisione – già annunciata da Asst Valle Olona – di eliminare l’attività chirurgica al Bellini:

Immagino che il Presidente Fontana si riferisse ad altre vicende, visto che nessuna delle nove amministrazioni del piano di zona di Somma Lombardo è sotto elezioni. Nessuna polemica da parte nostra, solo la ferma volontà di preservare e migliorare, a tutela degli 80.000 cittadini che rappresentiamo, i servizi che funzionano. Presidente manteniamo all’ospedale Bellini di Somma la chirurgia oculistica, servizio efficiente e assai apprezzato (lo confermano i numeri in crescita e le opinioni dei cittadini) e avremo dato risposta ai bisogni delle nostre comunità. Inoltre siamo pronti ad incontrarla per sottoporle proposte concrete e fattibili per migliorare i servizi sanitari e socio sanitari erogati nel presidio ospedaliero e nell’intero ambito distrettuale di Somma Lombardo. Siamo certi che, avendo più volte rivestito la carica di primo cittadino, avrà modo di apprezzare in quella occasione la nostra propositiva concretezza.

Il Partito democratico di Gallarate

In risposta a Fontana è intervenuto anche il Partito democratico di Gallarate attraverso una nota diramata dal segretario di circolo Davide Ferrari:

Fontana deve avere un bel coraggio per venire a dire ai gallaratesi che le preoccupazioni per il loro ospedale siano solo uno spauracchio elettorale. Come se le persone e i pazienti non vedessero da tempo i reparti chiusi o in procinto di esserlo, la carenza di organico, le scelte gestionali sistematicamente orientate a depotenziare il S. Antonio Abate. In altre parole, il declino cui abbiamo assistito in questi cinque anni, in cui l’offerta sanitaria sul nostro territorio è stata compromessa. Come se le persone, infine, non sapessero che il progetto per l’ospedale nuovo è in realtà il progetto per l’ospedale nuovo di Busto Arsizio, e che l’attuazione di ciò che abbiamo visto finora lascerà senza presidio sanitario la nostra città (certo, ci dicono di fidarci, di firmare un assegno in bianco: chissà come mai qualche remora ce l’abbiamo). Fiducia: ha un bel coraggio, Fontana, a venire a dire di avere fiducia, quando sappiamo che sulla sanità e sul progetto dell’ospedale nuovo di Busto Arsizio erano pronti a scatenarsi gli appetiti del malaffare, che si alimenta e si gonfia dietro una certa politica che fa solo da sportello per il pubblico: ce lo dicono le carte della mensa dei poveri! Coraggio o totale assenza del comune senso del pudore? Il coraggio, invece, è ciò che manca del tutto a chi dovrebbe tutelare i gallaratesi e invece non sa fare che una cosa: inginocchiarsi di fronte ai propri capi-partito ed eseguire fedelmente la volontà di chi sta a Roma o Milano. Volontà che non necessariamente coincide con quello di cui ha bisogno la propria città. Del resto quando nella vita non si hanno altre alternative oltre alla politica, è difficile fare scelte libere e coraggiose come prendere posizione in tema sanitario come vediamo fare a tanti sindaci di centrodestra in questi giorni: la tutela dei cittadini, tuttavia, dovrebbe venire prima della propria carriera politica.

Il candidato Gnocchi

Prende posizione infine anche Massimo Gnocchi, candidato alle Amministrative del 3 e 4 ottobre con la lista civica Obiettivo Comune Gallarate:

Dopo aver letto le valutazioni del Presidente Fontana ho avuto un piccolo sussulto. Perché se in generale possono valere un pò per tutti i politici, di qualsivoglia schieramento, non possono valere nel caso per Obiettivo Comune Gallarate Gnocchi sindaco che su questo tema, ben lontano dalla campagna elettorale ovvero nell’aprile del 2017 e pochi mesi dopo nuovamente nel giugno 2017, aveva chiesto al sindaco ed al consiglio comunale della città di Gallarate di indire un referendum consultivo sul tema dell’ospedale unico per conoscere l’opinione dei cittadini in vista della firma dell’accordo di programma. Abbiamo ovviamente reiterato questa richiesta a fine maggio 2021 perchè abbiamo constato che si seguitava, come si seguita, a parlare di ospedale unico, che sarebbe ben altra cosa da un ospedale nuovo perchè quest’ultimo eventualmente dovrebbe essere in più. In ogni caso OCG a differenza d’altri non ha mai strumentalizzato la vicenda, e non lo fa ora. Ritenevamo e riteniamo che su strategiche scelte il coinvolgimento diretto dei cittadini fosse un atto di saggezza ed intelligenza politica. Prendiamo atto che non lo si vuole fare, ma noi non smetteremo di insistere e soprattutto non accettiamo di rientrare tra coloro che starebbero cavalcando la questione per opportunismo. Noi siamo persone serie e con idee chiare. Non facciamo politica. Proviamo umilmente a dare un contributo di buona amministrazione.

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