Daspo e zero alcol dalle 21: la proposta di De Bernardi Martignoni per la stazione di Gallarate

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GALLARATE – «Modificare il regolamento di polizia urbana per poter intervenire in modo più incisivo sul degrado nella zona della stazione e nelle altre zone problematiche della città». Il presidente del consiglio comunale gallaratese Giuseppe De Bernardi Martignoni torna a parlare della stazione gallaratese.

Decoro e sicurezza percepita

«Senza alcuna volontà polemica – spiega – L’amministrazione, di cui io sono un esponente, ha fatto un ottimo lavoro per la riqualificazione di piazza Giovanni XXIII. Il problema, adesso, è sotto i portici che circondano questo spazi. Portici privati dove quindi il Comune non può installare telecamere». Martignoni non ne fa una questione di sicurezza in senso stretto: «Ho visto la zona cambiare in 30 anni e oggi i reati sono in calo – aggiunge – Parlo di decoro e di sicurezza percepita. Avere due ragazzi ubriachi che dormono sotto i portici, trovarsi persone, sempre poco lucide, che bivaccano o avvicinano i passanti, non è un buon biglietto da visita. E è facilmente comprensibile che la sicurezza che il passante percepisce non è esattamente al massimo». Che fare? Il presidente del consiglio gallaratese parla di modifica «Del regolamento di polizia urbana affinché vengano individuate tutte le aree cittadine con criticità dove il Daspo urbano potrà essere finalmente applicato. Non solo. Dico l’ovvio, perché è sotto gli occhi di tutti, affermando che la maggior parte di queste persone è pesantemente ubriaca. Un’ordinanza ad hoc potrebbe abbassare, magari alle 21, il termine massimo entro il quale gli esercizi commerciali possano vendere alcolici».

Aumentare gli organici

E ancora un presidio fisso dei City Angels all’interno della stazione, i volontari svolgono anche una funzione sociale. «E insistere con chi di dovere che serve aumentare il numero di poliziotti e carabinieri in servizio – aggiunge De Bernardi Martignoni – E’ un fatto noto da anni che le risorse a disposizione, nonostante l’eccellente lavoro che le forze di polizia svolgono, non sono sufficienti ai bisogni del territorio».

Trenord faccia la sua parte

Il presidente del consiglio comunale punta il dito anche contro Trenord: «Ente che ho sempre avuto come rivale – spiega – Da anni insisto sulla necessità di murare gli accessi al vecchio scalo retrostante la stazione, di proprietà delle ferrovie, perché è lì che tutte queste persone, molto spesso sempre le stesse, dimorano. Aggiungo: si è fatta una campagna sulla presenza di agenti di vigilanza privata sui treni ma dalle varie esperienze che ho raccolto tra i pendolari questa presenza non è affatto continua. Andrebbe potenziata. Perché chi bivacca nelle stazioni si sposta in treno: andrebbero intercettati prima. Chiudo con un suggerimento ai commercianti della piazza che potrebbero consorziarsi tra loro e dividere il costo di un servizio di vigilanza, non armata, come quello presente in molti supermercati. Una presenza che di certo andrebbe a scoraggiare determinati atteggiamenti».

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