Gallarate, tariffe alle stelle per i disabili. Le risposte in Commissione  

Gallarate tariffe disabili allai

GALLARATE – «Risponderemo in Commissione Welfare», già convocata per lunedì 4 marzo. Non sarà dunque immediata la replica dell’assessore ai Servizi Sociali di Gallarate, Chiara Allai, alla denuncia del Pd e Città è Vita sugli aumenti «oltre la vergogna», dicevano le opposizioni, in merito alle compartecipazioni a carico delle famiglie nel 2024 per i servizi rivolti ai disabili maggiorenni. Il caso limite è quello di una famiglia che nel 2023 pagava 300 euro e ora dovrà sostenere una spesa di oltre 10mila euro annui, per un incremento percentuale record del 3359%.

Le risposte 

Allai si prende dunque qualche giorno di tempo per preparare la documentazione e sostenere il confronto dialettico tra quattro giorni con chi chiede l’immediata revoca del provvedimento. Del caso si è parlato anche ieri pomeriggio durante la consueta riunione di giunta del mercoledì e nel corso della giornata l’assessore ha già incontrato alcune delle famiglie coinvolte dai rincari. 

Doppio caso 

I numeri presentati in conferenza stampa dal centrosinistra fanno decisamente effetto. Nei cinque casi concreti ci sono famiglie che passano da circa 500 euro a 5mila euro annui (+935%)  da 300 euro a 10.500 (+3359%), dalla totale esenzione a 3mila. Toccherà dunque alla componente della giunta Cassani difendere la scelta a monte di questi rincari, nella stessa sera in cui all’ordine del giorno è previsto un aggiornamento sul futuro del Centro diurno disabili di via Canova e l’illustrazione delle soluzioni alternative preannunciate in consiglio comunale. Un punto, anche questo, che non soltanto da mesi vede le minoranze in prima linea per una battaglia che mira a evitare la chiusura della struttura, ma da mesi fa discutere la sua maggioranza al suo interno con Forza Italia decisa a mantenere il servizio a Cedrate. 

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