Ucraini a Gallarate, l’accoglienza non va in vacanza. Sono ancora in 166 

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GALLARATE – Le ferie si avvicinano e Gallarate è pronta a svuotarsi per il mese di agosto. Ma la guerra in Ucraina non rallenta e l’accoglienza in città non può fermarsi per le vacanze. A oggi gli ucraini arrivati in città sono 217, di cui 51 si sono già trasferiti in altri Paesi o sono tornati in Ucraina. Restano in 166 e il Comune non si vuole dimenticare di loro. 

La lunga convivenza 

Per questo motivo nei giorni scorsi l’assessore ai Servizi sociali Chiara Allai ha convocato insieme al sindaco Andrea Cassani tutte le famiglie gallaratesi – sono circa 60 – che ospitano degli ucraini per capire, dopo mesi, come fosse la situazione in casa e di cosa avessero bisogno. «Qualcuno ha iniziato a dire che la convivenza non è facile ma che si va avanti», spiega l’assessore. Perché la solidarietà vince sulle difficoltà. Unica eccezione per una famiglia ucraina che ha chiesto il trasferimento dei parenti che ospitava: l’intero gruppo, composto da 5 persone, è stato alloggiato in un appartamento Caritas a Vedano Olona. Altre soluzioni sul territorio non ce ne sono: al momento ci sono solo posti nei Cas ma da molti viene considerata l’ultima spiaggia, da prendere in considerazione soltanto quando non si profilano soluzioni più vicine a una parvenza di normalità

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I permessi temporanei 

«Il problema più grande emerso – continua Allai – è che la Prefettura è in netto ritardo per quanto riguarda le pratiche di permesso temporaneo e il rilascio della relativa ricevuta con codice fiscale provvisorio». In questi giorni stanno registrando gli ucraini arrivati in città a fine marzo, ed è un ostacolo enorme perché senza ricevuta i profughi non possono lavorare né chiedere il sussidio statale della Protezione civile. «Purtroppo il Comune non può far nulla».

Gli aiuti comunali

Per quanto di sua competenza, il Comune di Gallarate risulta invece tra i più attivi in provincia di Varese. Lo scorso giovedì a Palazzo Broletto sono stati distribuiti i buoni alimentari ai 50 ucraini che non li avevano ottenuti con la prima tranche. Hanno inoltre richiesto l’abbonamento agli autobus gratuito in 56 ed è stato concesso.
«Abbiamo ricordato a tutti – prosegue Allai – che chi avesse deciso di rimanere in vista di settembre deve iscrivere i bambini a scuola e alla mensa, tassativamente entro la fine di questo mese».
Eccezion fatta per domani, resterà aperto per tutta l’estate il giovedì lo “Sportello ucraini” con la mediatrice e la Segreteria dei Servizi sociali, aperta tutte le mattine per ogni necessità. 

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