Gelmini a Legnano: «Il Terzo Polo può essere la sorpresa alle elezioni regionali»

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LEGNANO – «Possiamo essere la sorpresa di queste elezioni. E se le cose andranno bene, il risultato della Lombardia non sarà locale, ma scardinerà i precari equilibri che ci sono a livello nazionale». Così la senatrice ed ex ministro Mariastella Gelmini, intervenuta oggi, domenica 18 dicembre, insieme alla deputata Maria Chiara Gadda a Villa Jucker di Legnano dove si sono tenuti i “gruppi tematici” del Terzo Polo (nella foto).

«C’è chi sceglie la piazza e chi le soluzioni ai problemi»

«Ci anima uno spirito riformista» ha esordito Gelmini, che così ha risposto alle domande di Malpensa24 sul buon risultato riscosso nell’Alto Milanese alle Politiche e sulle prospettive per le Regionali: «L’apertura di credito degli elettori, in particolare a Milano città e in Lombardia, significa che c’è voglia di buona politica ma anche di una politica differente, che non si fa scudo di invettive e insulti all’avversario ma entra nel merito delle problematiche e non rinuncia a offrire soluzioni. Questo stile di intendere la politica anche dall’opposizione è lo stesso che seguiamo a Roma: la mancata unità delle opposizioni è figlia di scelte differenti. C’è chi sceglie la piazza o il rinvio di riforme che pure sono inderogabili, e chi si sforza di approfondire i problemi, con contenuti e con l’offerta di tante soluzioni e progettualità».

«Data infelice scelta dalla destra, psicodramma Pd»

Idee chiare anche sulle prossime elezioni regionali. «C’è un filo rosso tra il risultato delle Politiche e quello che stiamo mettendo in campo per le Regionali. Non dobbiamo tradire lo spirito della campagna delle Politiche, ma consolidare il Terzo Polo a Milano e in tutte le province lombarde. Corriamo spediti verso la federazione per cui l’accordo è già stato votato, ragioniamo già come partito unico. La Lombardia ha sicuramente grandi meriti e risultati alle spalle, ma non si può sedere. Nelle ultime giunte regionali ho visto uno scadimento della qualità, un sedersi sui risultati raggiunti, uno stare dentro una “comfort zone” per cui siamo più bravi degli altri, anche se così non è stato: vedi la gestione della pandemia, dove prima dell’avvento di Letizia Moratti si era fatto un gran casino».

Poi, una polemica sulla data del voto (12 e 13 febbraio). «Una data poco rispettosa perché impone la campagna elettorale già a Natale. Perché non votare a marzo o aprile? Perché la destra ha paura di una campagna lunga che avrebbe evidenziato ancora di più le carenze della giunta Fontana e vuole incassare il risultato sull’onda delle Politiche, forzando i tempi. Ma i lombardi non sono stupidi e anche in due mesi valuteranno gli errori fatti nella sanità, come nel mancato utilizzo del Mes per le infrastrutture.

«Alla prova dei fatti vedremo come questa destra sovranista e populista, che ha divorato i popolari, è inadeguata, mentre lasciamo il Pd ai suoi psicodrammi congressuali. Sono convinta che la partita è tutta da giocare. Nulla è scontato, abbiamo un po’ di settimane per fare un buon lavoro e candidati carichi».

Alto Milanese ai raggi X tra risorse e debolezze

I tavoli dei gruppi tematici si sono concentrati su 4 temi specifici dell’Alto Milanese, passandone ai raggi X punti di forza e debolezze. Fra queste, la domanda insoddisfatta di profili professionali specializzati; la presenza di aree industriali dismesse spesso all’interno dei centri urbani; un sistema dei trasporti carente, non integrato e congestionato; una infrastruttura digitale in sviluppo ma ancora inadeguata; un livello di inquinamento ancora elevato; e un turismo di prossimità non sviluppato.

«Questa giornata – tira le somme Paola Barbazza, referente di Azione per Legnano – non è ovviamente un punto di arrivo. Fare proposte è molto complesso e bisogna farlo sempre, con un lavoro costante per cui abbiamo bisogno di gruppi solidi con esperienza e conoscenza del territorio. Siamo aperti a chi è su posizioni politiche diverse per formulare proposte a livello comunale e regionale, focalizzate sulla nostra area».

Tante idee dall’housing per studenti ai trasporti on demand

Marco Macaluso, referente legnanese di Italia Viva, ha invece illustrato le proposte emerse dai tavoli. In tema di attrattività: promuovere la creazione di Its e Ifts con gli indirizzi a più alto potenziale di impiego nel territorio; realizzare progetti di Green Student Housing per gli studenti che gravitano intorno a Liuc, Mind e università milanesi, utilizzando in via prioritaria aree ed edifici dismessi, come il vecchio ospedale di Legnano; un piano regionale per la bonifica e la riconversione delle aree industriali dismesse ad esempio in infrastrutture sportive, comunità energetiche e aree verdi; la digitalizzazione.

In tema di trasporti: impegnare la Regione a richiedere agli organi nazionali competenti di seguire la Valutazione di impatto ambientale (Via) del Terzo binario nella tratta da Parabiago a Gallarate; unificare le aree gestite dall’Agenzia per il Tpl in un solo ambito, da assegnare con gara a un unico concessionario; avviare la transizione verso automezzi a trazione elettrica o con combustibili rinnovabili e introdurre servizi on demand-minibus nelle ore non di punta e serali; inserire nel piano regionale dei trasporti un piano straordinario per la ciclabilità sicura e intermodale.

Per l’ambiente, piani straordinari di riqualificazione ambientale dei parchi esistenti e di interconnessione con percorsi ciclopedonali; un piano di rilancio turistico basato su parchi, vie d’acqua e percorsi ciclopedonali; un piano straordinario di sostegno ai Comuni per la riqualificazione del corso dell’Olona, per trasformarlo definitivamente da criticità a fattore attrattivo; portare la raccolta differenziata a più dell’80% promuovendo in tutti i comuni la tariffa puntuale.

Infine, per la transizione energetica: favorire l’avvio di Comunità energetiche rinnovabili (Cer) con enti pubblici, soggetti privati e aziende; promuovere e agevolare l’installazione di impianti fotovoltaici in parcheggi, aree dismesse e aree di pertinenza di cave e discariche non più attive; efficientare l’illuminazione pubblica con Led e un utilizzo variabile e controllato (“Smart City”).

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