Giorgia Meloni sceglie Busto. A Varese lascia campo libero a Matteo Salvini

VARESE – Giorgia Meloni sceglie Busto, ma non “calerà” la sua energia su Varese. Si dice, nei corridoi della politica, per lasciare campo libero a Matteo Salvini. Che arriverà in piazza Cacciatori delle Alpi sabato 18 settembre alle ore 18. Quando al fianco del capitano leghista ci sarà anche Giancarlo Giorgetti. E nelle retrovie si sussurra che la presenza del ministro del Mise accanto a Salvini sia stata messa in agenda solo in un secondo momento. E per non alimentare la teoria di un Carroccio a due anime: quella salviniana e quella che fa riferimento a Giancarlo Giorgetti.

Niente Giorgia a Varese

Vero o falso? Impossibile trovare conferme ufficiali sulle illazioni alimentate dalle presenza dei big. I ben informati però dicono che “è sufficiente seguire il loro tour elettorale per capire il vento che tira dentro i partiti e all’interno della coalizione su scala nazionale”. Perché in effetti suona strano il fatto che Giorgia Meloni arrivi a Busto, ma non prolunghi di 20 chilometri il suo passaggio nel Varesotto per portare sostegno anche al centrodestra varesino. Vero è che, a Busto, Fratelli d’Italia schiera il sindaco uscente Emanuele Antonelli. Ma non si può negare che anche a Varese la partita è pesante e che il partito della Meloni per la prima volta, alle amministrative di Palazzo Estense, schiera una propria lista.

Pare, infatti, che la decisione di Giorgia Meloni di non passare da Varese sia da leggere nella volontà politica (non dichiarata, ma sussurrata) di non invadere il campo degli alleati leghisti e di lasciare tutto lo spazio al leader del Carroccio Matteo Salvini. Partendo anche dalla convinzione che il simbolo dei Fratelli è in grande ascesa. Insomma, a Varese basta il marchio, a Busto servono il marchio, ma anche la faccia e la carica di Giorgia.

Le due leghe

Discorso a parte merita invece la doppia vista leghista prevista dopo domani davanti al Tribunale di Varese. Già, perché pare che Giancarlo Giorgetti avesse in calendario un passaggio a Busto Arsizio. In contemporaneo con la presenza di Matteo Salvini a Varese. E pare che la sincronizzazione dell’agenda del ministro del Mise sia stata eseguita per non dare adito, anzi seguito, alla teoria delle due Leghe. Per lo meno in un momento politico così delicato. E dove, a Roma, il capitano “strappa” e l’uomo di Cazzago “corre ai ripari e cuce”. L’obiettivo è quindi dare un segnale di compattezza al popolo del Carroccio. Anche perché, va detto, Giancarlo Giorgetti da Busto ci passa ogni volta che torna da Roma per raggiungere la sua Cazzago. E quindi, il tempo per scaldare i leghisti bustocchi, prima della fine della campagna elettorale, di certo non manca.

Il centrodestra “muove” i big. Galimberti no

Centrodestra e centrosinistra, poli opposti nelle idee, ma anche nella conduzione della campagna elettorale. Dove la differenza principale che balza all’occhio è la presenza dei big nazionali dei due opposti schieramenti. Con il centrodestra che schiera in prima linea quasi tutti i colonnelli dei partiti di coalizione. Alcuni hanno già marcato il territorio con la loro presenza, altri lo faranno da qui alla fine della campagna elettorale. A Varese sono già passati per Fratelli d’Italia Daniela Santanché e Ignazio La Russa. Ieri (mercoledì 15 settembre) per la serata dedicata a Oriana Fallaci, realizzata con il supporto di Federfarma, al teatro Santuccio, c’era l’assessore regionale Lara Magoni.

Il leghista e ministro Giancarlo Giorgetti c’era al Camponovo del Sacro Monte per l’apertura della campagna elettorale di Bianchi. Insieme al deputati Dario Galli e Stefano Candiani. Mentre lunedì 20 settembre, al confronto tra i candidati all’Insubria, sarà presente il ministro al Turismo Massimo Garavaglia.

Forza Italia invece porterà, dopo Giusy Versace che era sul palco per la presentazione della lista, Adriano Galliani (domani, venerdì 17 settembre) insieme al senatore e commissario provinciale Giacomo Caliendo, ma anche Maria Stella Gelmini e il vicepresidente del partito Antonio Tajani (attesi in città domenica 26 settembre). Mentre per Noi con l’Italia è atteso Maurizio Lupi (venerdì 17 settembre) con un doppio appuntamento: alle 18 al De Filippi per un incontro sui temi etici con Massimiliano Romeo e alle 21 nella sala di Confcommercio per dialogare sul ruolo dei Popolari nel centrodestra.

Scelta diversa per lo schieramento di centrosinistra. Che al momento, oltre che sulla presenza dei senatori e deputati varesini Alessandro Alfieri (PD), Maria Chiara Gadda (Italia viva) e Nicolò Invidia (M5S) e dei consiglieri regionali Samuele Astuti (PD) e Roberto Cenci (M5S), ha segnato un punto con la visita dell’ex premier Giuseppe Conte ai Giardini Estensi e con l’incontro che (ieri) ha visto protagonista Alessandro Zan alla Schiranna. E da qui alla fine è annunciata la presenza del ministro per le Pari Opportunità di Italia via Elena Bonetti (venerdì 17 settembre) per un incontro, alla Silvio Pellico alle 21, sulla famiglia e di Elly Schlein, vice di Stefano Bonacccini, presidente della Regione Emilia Romagna (sabato 18, alle 17.30 in piazza Montegrappa.

Uno sfoggiar muscoli impari se si scorrono gli elenchi, ma che in realtà lascia trasparire due strategie pensate in maniera differente. Ma anche che per il centrodestra varesino, le prossime elezioni, sono davvero la “madre” di tutte le battaglie. Almeno qui in in provincia.