Cinquant’anni di arte: Giovanni La Rosa in mostra a Villa Mirabello a Varese

VARESE – Per due mesi i Musei civici di Villa Mirabello ospiteranno oltre 50 opere di Giovanni La Rosa, protagonista della scena artistica varesina e nazionale. Sabato 27 maggio alle 18 sarà inaugurata la mostra antologica “Giovanni La Rosa. Grammatica del segno”, che sarà visitabile fino al 27 luglio. Questa mattina, giovedì 25, l’anteprima alla presenza dell’artista (nella foto sopra).

Linee e geometrie

La mostra ha il patrocinio di Comune di Varese, Università dell’Insubria, Centro di Ricerca sulla Storia dell’Arte Contemporanea e Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. L’esposizione dà spazio alla ricerca segnica che caratterizza l’opera di La Rosa. Il segno, i graffiti o gli alfabeti da sempre hanno affascinato l’artista fino allo studio, sopratutto negli anni recenti, della figura geometrica. Al pennello ha preferito il pennino a china con cui realizza a mano libera i suoi quadri che sono ormai la sua indiscutibile cifra stilistica. In oltre cinquant’anni di lavoro ha sperimentato diverse fasi ed evoluzioni, legate da alcune caratteristiche costanti che, come un filo rosso, tengono insieme con coerenza tutto il suo percorso. La linea è sicuramente l’elemento compositivo prescelto, che sviluppa fin dal tratteggio minuzioso dei primi lavori fino alle opere più mature astratte, passando attraverso un’analisi degli alfabeti. Il rapporto con la scrittura da un lato, e la tensione all’astrazione geometrica dall’altro, sono ulteriori aspetti fondativi del suo lavoro, che si nutre di riferimenti e relazioni con grandi maestri del Novecento italiano. Infine, la precisione del tratto, che ha spinto Bruno Munari a paragonarlo ad un computer, è bilanciata da un gesto artigianale, da amanuense.

40 anni dopo il ritorno in villa

«Giovanni La Rosa è un artista fortemente indipendente – scrive la storica dell’arte Irene Caravita nel catalogo – sia per il suo proprio carattere, sia per la qualità artistica della sua opera, che trova difficile collocazione in una corrente, in un gruppo. Nonostante questo, racconta volentieri di quelle personalità che hanno saputo toccarlo in senso intimo e metaforico, che hanno avuto la capacità di indirizzarlo. Maestri che ha guardato, con stima e affetto, come mentori». L’esposizione è realizzata a oltre quarant’anni dalla prima importante mostra allestita dall’artista nella città di Varese proprio a Villa Mirabello. Il percorso espositivo presenta più di cinquanta opere, divise in sezioni tematiche, a coprire un arco cronologico che va dal 1975 all’ultima produzione, caratterizzata da composizioni articolate su basi della geometra piana. Le diverse sezioni presentano opere storiche, opere segniche, opere geometriche e i progetti.

Dalla Sicilia a Varese

«Giovanni La Rosa, siciliano di nascita e varesino per scelta, è stato un punto di riferimento per generazioni di artisti del nostro territorio – commenta l’assessore alla cultura Enzo Laforgia – ha condotto con estremo rigore e con pervicace coerenza una ricerca estetico-artistica che, nel corso della sua lunga carriera, ha avuto modo di far conoscere in Italia e all’estero. Benché abbia frequentato gli ambienti culturali della capitale lombarda e abbia attraversato le correnti e le tendenze artistiche del secondo Novecento, è sempre stato un geloso difensore della propria indipendenza, applicandosi alla propria arte con severa disciplina e intendendola quasi come un quotidiano esercizio spirituale. Attraverso un’importante selezione della sua vasta produzione è possibile ripercorrere l’intero itinerario della sua attività, sempre intesa, da Giovanni La Rosa, come il risultato di un serio e onesto lavoro, nella continua ricerca di nuove forme». L’inaugurazione sarà sabato 27 maggio alle 18 con la performance musicale del collettivo Sinapsi. La presentazione del catalogo con la presenza dell’artista si svolgerà domenica 11 giugno alle 17:30.

La presentazione della mostra (a destra l’assessore Laforgia)