Varese, ricorso al Tar bocciato. I lavori all’ex caserma Garibaldi vanno avanti

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VARESE – Il Tar non ferma i lavori all’ex caserma Garibaldi. Anzi respinge il ricorso con il quale l’azienda arrivata seconda in graduatoria ha impugnato l’aggiudicazione dei lavori. La sentenza del tribunale amministrativo regionale, oltre a dare piena ragione al Comune e all’impresa aggiudicaria, dice che chi ha fatto ricorso dovrà anche accollarsi le spese processuali.

E la notizia della sentenza del Tar fa il paio con una seconda grana giudiziaria che vede al centro l’ex caserma Garibaldi e piazza Repubblica: ovvero il ricorso della società che gestisce l’autosilo interrato delle Corti, per la vicenda del crollo del muro perimetrale su via Spinelli, che rimase chiusa per alcuni giorni. Cedimento che avvenne qualche anno fa e che a livello di giustizia, dopo il primo e secondo grado di giudizio a favore del Comune, ora verrà discusso in Cassazione.

Sentenza del Tar e lavori che vanno avanti

Gli interventi che cambieranno il volto dell’intero comparto di piazza Repubblica sono lavori pubblici che, per importanza economica, calamitano ricorsi giudiziari. Intoppi, se così possiamo dire, di percorso che a volte rischiano di frenare se non addirittura fermare macchinari e maestranze. Anche perché sul caso specifico la ditta ricorrente aveva impugnato l’assegnazione della gara, lamentando tra le diverse eccezioni, anche quella che l’impresa che si è aggiudicata il cantiere “avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara per mancanza di un requisito e comunque per illegittimità afferenti alla fase di verifica dell’anomalia dell’offerta”.

Ricorso respinto e spese legali da pagare a Comune e ditta aggiudicataria a carico del ricorrente.   «Innanzi tutto – commenta il sindaco Davide Galimberti – vorrei sottolineare che il cantiere dell’ex caserma Garibaldi non si è fermato nemmeno un giorno, come del resto quello di piazza Repubblica, per ragioni giuridiche. Non posso negare che i ricorsi al Tar spesso sono lo spauracchio di ogni lavoro pubblico, poiché rallentano lavori e stravolgono le tempistiche programmate. Ricorsi che, è giusto ribadire, a oggi non hanno fermato nessuno dei tanti cantieri che abbiamo avviato in città».

La Cassazione su via Spinelli

Nemmeno l’altro procedimento aperto sul comparto di piazza Repubblica, infatti, influirà sulla “vita” dei cantieri. Che prosegue. Va ricordato che il ricorso nasce dalla caduta del muro perimetrale, avvenuta almeno 7 anni fa e che per giorni impose la chiusura di via Spinelli. Ma anche dell’uscita dal parcheggio delle Corti che sbuca proprio su quella strada. E alla luce di questo disagio la società che gestisce il parking ha deciso di rivolgersi al giudice per chiedere un risarcimento per i danni economici subiti e dovuti proprio alla chiusura di via Spinelli. Ricorso che ha già passato il primo e secondo grado di giudizio, dai quali il Comune è uscito vincitore. Il proponente non si è rassegnato ricorrendo ora in Cassazione. E anche questa volta il Comune resisterà in giudizio

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