Giro di false fatture per 50 milioni, nove indagati tra Lombardia, Calabria e Puglia

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Oltre quaranta perquisizioni sono state eseguite dalla Guardia di Finanza, su delega della Procura della Repubblica di Monza, tra abitazioni private e società in Lombardia, Liguria, Puglia e Calabria, nell’ambito di un’inchiesta su un’organizzazione dedita al riciclaggio di proventi illeciti, derivanti da un’articolata frode fiscale nel settore dei servizi alle imprese. Nove le persone indagate e 18 le società coinvolte nel presunto sistema fraudolento.

Le indagini

Le indagini sono partite da una società brianzola operante nel settore dell’imballaggio e confezionamento, che si è rivelata vero e proprio epicentro di una fitta rete di numerosi altri soggetti economici, attivi in molteplici settori (logistica, trasporti, servizi di pulizia, sicurezza) i quali, basandosi sull’emissione di fatture false per 50 milioni di euro e mancato versamento di contributi previdenziali, riuscivano a fornire ai clienti finali mano d’opera a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato. Le indagini delle fiamme gialle di Sesto San Giovanni (Milano), hanno poi accertato  come i proventi delle attività illecite venivano riciclati attraverso il trasferimento di somme su conti correnti intestati a prestanome, che poi li prelevavano e restituivano agli artefici della frode.

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