Giudice Sportivo: curva chiusa per cori razzisti. Ma a pagare è solo la Pro Patria

FERITI TRE AGENTI E UNA TIFOSA: IL BILANCIO DEGLI INCIDENTI

pro patria

BUSTO ARSIZIO – Dura lex, sed… iniqua. Vi avevamo descritto nei minimi particolari l’infuocato finale di partita, vissuto in prima persona, allo stadio “Ferruccio” di Seregno fra il Sangiuliano e la Pro Patria. Ebbene, oggi – lunedì 24 aprile – è arrivata la mannaia del Giudice Sportivo che, incredibile ma vero, ha punito solo la società bustocca, con una multa di 3mila euro e la chiusura per una gara di campionato della “curva” di casa.

Una sanzione, per certi versi anche legittima, stando almeno agli atti (di seguito riportati) della Procura Federale, ma incredibilmente unidirezionale. Il Sangiuliano, società di casa e responsabile oggettiva di quanto avvenuto – un autentico disastro organizzativo che ha portato ad un bilancio di 4 feriti: 1 tifosa biancoblù e 3 agenti delle Forze dell’Ordine – non è stato minimamente sanzionato.

Una Giustizia Sportiva insomma all’italiana (causalmente la Domenica Sportiva, l’altra sera, aveva rispolverato le immagini di Boateng allo “Speroni” per commentare il “caso Lukaku”), se pensiamo che i sostenitori della Pro Patria sono stati oggetto di una fitta e lunga sassaiola, durata più di dieci minuti da parte degli ultras milanesi. I quali, abbandonato il proprio posto in tribuna laterale, si sono recati indisturbati all’esterno del settore ospiti, con le intenzioni di cui sopra.

Il tutto, ovviamente, al netto di una condanna più generale di tutti gli episodi. Della solidarietà verso Fall (e verso anche gli steward, non supportati adeguatamente dalle Forze dell’Ordine). E di una più ampia riflessione sulle concessioni d’agibilità agli stadi professionistici (perché a Busto sono obbligatori i tornelli e altrove no?)

Le motivazioni

ll Giudice Sportivo, letti gli atti della Procura Federale e del Delegato di Lega, delibera di sanzionare la Società PRO PATRIA con l’ammenda di € 3000 e con l’obbligo di disputare una gara casalinga con il Settore denominato “Popolari Scoperti” destinato ai sostenitori della Società ospitante, privo di spettatori e dispone che la gara dovrà essere scontata in Campionato Serie C. Per avere i propri sostenitori:

A) prima del termine della gara e dopo la fine della stessa, per una durata di circa minuti dieci, urlato cori contenenti offese di discriminazione razziale indirizzati nei confronti di un calciatore della squadra avversaria.

B) provocato numerosi danneggiamenti e imbrattamenti nel Settore loro riservato consistenti in scritte a pennarello nei servizi igienici, rottura della copertura e della lampada di un lampione, danneggiamento di un cestino portarifiuti di acciaio, rottura della maniglia e della serratura del cancello di uscita del settore ospiti (con necessità dell’intervento dei vigili del fuoco per poter aprire il cancello stesso), danneggiamento di una rete del cancello che dà accesso al terreno di gioco nel tentativo di sfondarla e di un tavolino di legno posizionato sotto la tribuna centrale.

C) provocato incidenti e tafferugli durante l’uscita dal campo avvenuta, a causa dei danneggiamenti arrecati al cancello, dal lato opposto ove venivano a contatto con tifosi della squadra avversaria e con le Forze dell’Ordine, causando il ferimento di tre appartenenti alle stesse che richiedeva l’intervento di sanitari.

Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 8, lett. d), 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e la loro gravità (referto arbitrale, r. proc. fed., r. c.c., supplemento r. c.c., documentazione fotografica, obbligo risarcimento danni se richiesto).

Pro Patria curva razzisti -MALPENSA 24