BUSTO ARSIZIO – Niccolò Sartoni aveva conosciuto vittorie e sconfitte sui campi da gioco, ma purtroppo non è riuscito a battere quella crudele malattia che a giugno se l’è portato via a soli 28 anni. Senza però riuscire a sconfiggere il ricordo del suo sorriso. E allora la Hydrotherm (squadra di basket di Busto Arsizio che milita in serie C Gold) ha voluto tenerne vivo il ricordo.
Nick #7 sulla divisa ufficiale
Il Presidente Fabio Ferrarini e il capitano Matteo Grampa hanno presentato le nuove divise ufficiali 2020-2021, sulle quali è stampato il logo Nick #7, ovvero il soprannome e il numero di maglia che abitualmente indossava Sartoni. Il ragazzo, classe 1991, prodotto del settore giovanile bustocco, rimarrà indimenticabile per il sorriso e per la passione che aveva nel basket e nella vita. Insieme al nome di Niccolò, apparirà sulle maglie il nome della associazione “Me La Gioco”, a lui ispirata e nata poche settimane fa.
Il capitano Matteo Grampa
“Mi sono fatto promotore con la società per avere un ricordo di Nico sulla maglia, perché sapevo che, oltre a me, anche il Basket Busto è profondamente legato a lui. Noi siamo stati compagni di squadra da quando facevamo il minibasket, a 8 anni, fino all’Under 20. Poi le nostre strade hanno comunque avuto un percorso comune, all’Università. Di Niccolò ho un ricordo splendido. Mi porterò sempre dentro il sorriso con cui ha affrontato la malattia. La sua determinazione e combattività devono essere un esempio per tutti, nella pallacanestro e soprattutto nella vita”.
L’associazione “Me La Gioco”
L’associazione “Me la Gioco” nasce per portare avanti i sogni di Niccolò e quello in cui lui credeva. E’ presieduta dai genitori e dalla fidanzata Chiara Lorello. Tre sono gli obiettivi principali. La scuola: con la collaborazione del Preside della “Barbara Melzi” di Legnano (dove insegnava) saranno istituite alcune borse di studio e saranno organizzati progetti formativi. Lo sport: gli amici stanno studiando un torneo di basket giovanile per portare avanti la passione maturata in tanti anni di pratica sportiva. Infine la ricerca: l’associazione vuole contribuire a finanziare la ricerca, soprattutto quella che riguarda la prevenzione del melanoma, tumore che può essere sconfitto se scoperto e affrontato con anticipo. “E’ bellissimo vedere il nome di Nico – spiega Chiara Lorello – sulla maglia della squadra in cui è cresciuto. Lui viveva per il basket. Anche quando stava male e doveva essere sottoposto a qualche intervento, il suo primo pensiero era che non avrebbe potuto giocare a pallacanestro. E’ importante ricordarlo così. Sono sicura che, ovunque sia, sarà contento”.