Inaugurato a Boffalora maxi stabilimento Vetropack di contenitori food & beverage

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BOFFALORA SOPRA TICINO – Gruppo Vetropack, fra le maggiori aziende in Europa nella produzione di contenitori in vetro per l’industria alimentare e delle bevande, ha inaugurato questa mattina, mercoledì 25 ottobre, il suo nuovo stabilimento italiano a Boffalora sopra Ticino (nelle foto). Frutto di un investimento di oltre 400 milioni di franchi svizzeri, il nuovo impianto produttivo consente all’azienda di consolidare la propria presenza sul territorio e di rispondere a standard qualitativi sempre più elevati.

Con una superficie di 347.000 mq, di cui la metà destinati agli impianti produttivi veri e propri, e l’impiego di tecnologie all’avanguardia il nuovo sito, che sostituisce quello a Trezzano sul Naviglio, garantisce un aumento produttivo del 70% assicurando una maggiore flessibilità, efficienza e sostenibilità dei processi grazie alle 8 linee produttive. Quello di Boffalora è l’unico stabilimento Vetropack attivo in Italia, fiore all’occhiello dell’azienda a livello europeo e in grado di aprire nuove prospettive e di stabilire una direzione per lo sviluppo futuro del gruppo e dell’industria nel suo complesso.

Riqualificato ex sito industriale

Alla inaugurazione hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (con un videomessaggio), il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, i sindaci di Boffalora sopra Ticino, Sabina Doniselli, e di Magenta, Luca Del Gobbo, il console generale di Svizzera a Milano Stefano Lazzarotto e, per l’azienda, Claude Cornaz, presidente del cda di Vetropack Holding, Johann Reiter, ceo Vetropack Group e Sergio Antoci, ad di Vetropack Italia.

«Il Programma regionale di sviluppo sostenibile che abbiamo costruito a inizio legislatura – ha detto Fontana – va nella direzione che anche Vetropack nella sua vision aziendale e il Comune di Boffalora hanno realizzato. Un investimento nato dalla riqualificazione di un’area già industriale e che quindi non cambia la sua vocazione. Uno stabilimento all’avanguardia, sostenibile, attento al territorio in cui si insedia».

Grande attenzione alla sostenibilità

L’attenzione verso la sostenibilità è appunto un aspetto chiave nella realizzazione del nuovo sito, già a partire dalla gestione del cantiere e dalla costruzione della nuova sede italiana. Il progetto è nato da un investimento brownfield, ossia su un sito industriale in disuso collocato in ambito urbano o periurbano. Il nuovo stabilimento abbraccia gli standard di sostenibilità in tre differenti modalità: a livello urbanistico, sociale e ambientale.

In vista di questa nuova importante sfida, Vetropack ha puntato su Boffalora e sul Magentino, attraverso la sinergica collaborazione con gli istituti formativi locali e avviando “scuole del vetro” per creare un’opportunità di riqualificazione professionale rivolta a tutti, indipendentemente da età o livello di esperienza.

Progressi su efficienza energetica e capacità produttiva

Fra le positive ricadute ambientali, l’ottimale riutilizzo dell’energia è garantito dall’adozione di innovativi sistemi di ricircolo e recupero, grazie ai quali l’acqua e il calore residui dei forni vengono impiegati nell’impianto di riscaldamento e raffrescamento della palazzina adibita ad uffici, mentre le emissioni sono notevolmente ridotte grazie ai più sofisticati sistemi di filtraggio. Inoltre, il nuovo sito usa forni di fusione energeticamente efficienti e a basse emissioni, che garantiscono un maggiore controllo delle temperature, per una distribuzione del vetro più omogenea. Inoltre, la palazzina uffici è stata progettata per essere dotata di pannelli fotovoltaici, ma è previsto il loro ampliamento su tutti i tetti dell’impianto produttivo.

In linea con la Strategia 2030 di Vetropack, la nuova sede si concentra anche su un maggior impiego di vetro riciclato, che richiede tempi di fusione inferiori rispetto alla materia prima vergine, e sull’utilizzo della tecnologia del vetro leggero, che consente di produrre contenitori di spessore inferiore pur mantenendone invariata la stabilità e la robustezza. Questo si traduce in un minor utilizzo di materie prime ed energia, abbattimento delle emissioni anche in fase di trasporto e riduzione dei costi, con benefici anche su imbottigliatori, commercianti e consumatori.

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