Inaugurazione della piazza di Busto: Magugliani si scusa per la scelta della data

inaugurazione piazza busto magugliani

BUSTO ARSIZIO – Paola Magugliani chiede scusa per la data scelta per l’inaugurazione della nuova piazza, «una coincidenza che può aver urtato la sensibilità di qualcuno». E lo fa in una lettera aperta, non a tutta alla città, ma indirizzata a Luigi Giavini e a Liberto Losa, che nei giorni scorsi hanno fatto sentire la propria voce dissenziente sull’inaugurazione della nuova piazza Vittorio Emanuele. Che comunque si farà, con il principe Emanuele Filiberto e il gruppo Savoia, sabato 17 novembre alle ore 11.30.

Ecco la lettera dell’assessore

magugliani sindaco principe«Caro Luigi, mi spiace non vederti sabato in piazza. Come per tutto il resto, anche questa volta mi sono data da fare perché Busto avesse un momento da ricordare, perché la piazza fosse in ordine, perchè tutto fosse vivo. Vittorio Emanuele II è il re a cui sono dedicate tante piazze e tante vie nel cuore di moltissime città, da Nord a Sud, perché ha unito la nostra Italia… a lui è dedicato questo spazio rinnovato anche nel cuore della nostra piccola, un po’ affaticata Busto, che nei miei intenti avrei voluto altrettanto unita.

Lo so che il cognome Savoia può ricordare anche le leggi razziali, le cui date sono tante e tali che non basta un ottantesimo e il concerto che ospiteremo il 23 Novembre nella sala dedicata ad Angioletto Castiglioni a ricordarle. Savoia è anche, tragicamente, Mafalda, morta tra atroci sofferenze il 27 Agosto 1944 a Buchenwald. Quel cognome è anche però Carlo Alberto, che, come l’intelligenza della scrittrice israeliana Elena Loewenthal ricorda, il 29 Marzo 1848 firmò il decreto col quale concedeva la parità dei diritti civili agli ebrei e agli altri “acattolici”, aprendo quel processo di emancipazione fondamentale non soltanto per i figli di Israele, ma per la civiltà stessa.

I ricordi possono essere tristi, o bellissimi. Ho letto i tuoi; i miei non me la sento di scriverli qui, oggi sono solo un personaggio pubblico che deve chiedere scusa se una coincidenza può aver urtato la sensibilità di qualcuno. Ma dico a te, come a Liberto… anche tu “Conta le stelle, se puoi».

FdI difende la Magugliani

Non solo critiche nei confronti della scelta dell’assessore al Marketing di dare all’inaugurazione un tono monarchico. Fratelli d’Italia, infatti, la difende. «Meglio il principe e i Savoia della Coop», dicono in sostanza gli esponenti cittadini del partito della Meloni, a Busto coordinato da Francesco Lattuada.

busto francesco lattuada«Finalmente, dopo anni di abbandono, tira e molla, accuse e scuse, piazza Vittorio Emanuele (piazza “Tre Culi” per i bustocchi doc) torna a splendere, rappresentante della nuova Città di là da venire, ma che già possiamo toccare con mano. Un gioiello in pieno centro (a dispetto di recenti cubi voluti dalla grande distribuzione organizzata), il giusto fiore all’occhiello dei cittadini, inaugurato da un ospite d’eccezione: Emanuele Filiberto di Savoia. Pur non essendo proprio dei monarchici, non possiamo salutare con gioia la presenza dell’erede dei Re d’Italia, protagonista delle cronache glamour più patinate e, quindi, personaggio pubblico di primo piano (cosa assolutamente da non trascurare, si badi, per il rilancio della Manchester d’Italia). Il nostro plauso va all’Assessore Magugliani, amica le cui brillanti doti non ci sono certo aliene.  Unica nota stonata, seppur divertente, sarà il sit-in dei soliti noti “Liberatori” della quarantesima ora, giovani combattenti per la libertà delle tastiere contro la dittatura social (o forse, alfieri del MinCulPop della nuova censura?). Tuttavia noi, come suggerito anche dal Sommo Poeta, non ragioniam di loro, ma guardiamo e passiamo oltre, aspettandovi presso il nostro gazebo in centro, insieme ai ragazzi di Orizzonte Ideale che, per tramite del loro responsabile Luca Folegani, si chiedono come possa certa gente essere sempre e solo “anti” senza il minimo guizzo propositivo, per salutare la rinascita della nostra Busto, destinata a tornare ad essere Grande».

In via Milano ho visto un re

Sabato loro non saranno in piazza, bensì lì a due passi, in via Milano. Dove dalle 10 inizierà un flash mob contro la celebrazione ufficiale organizzato dal comitato antifascista cittadino. Iniziativa che viene così spiegata: «Dopo i tanti tentativi di revisionismo storico attuati dalla destra, la decadenza delle Istituzioni si materializza in città, con la presenza del principe, che non paga neppure le tasse in Italia perché residente anche in Svizzera. Gridiamo vergogna per questa scelta e chiamiamo gli antifascisti e quanti hanno a cuore la nostra Costituzione, a partecipare alla contro-inaugurazione dal titolo “Ho visto un re. Sa la vist cus’è”, per ribadire che la città non ci sta a queste grandi e clownistiche piazzate».

 

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