L’inaugurazione della piazza di Busto sta diventando una festa dei monarchici

piazza vittorio emanuele busto

BUSTO ARSIZIO – I monarchici si sono dati appuntamento a Busto, in piazza Vittorio Emanuele per sabato 17 novembre alle ore 11.30, quando è in programma l’inaugurazione del nuovo spazio urbano del centro. E lo fanno facendo girare un invito all’inaugurazione su carta intestata con il simbolo del gruppo Savoia.
Quella della rinnovata piazza è un’inaugurazione che sta facendo molto discutere in città sia per gli ospiti invitati alla cerimonia del taglio del nastro, sia per il giorno prescelto, il 17 novembre, ovvero la data delle leggi razziali.

Tante polemiche nessuna risposta. Per ora

Oggi, 12 novembre, l’assessore al Marketing Paola Magugliani ha convocato una conferenza stampa per ufficializzare la data d’inaugurazione, per spiegare l’importanza di questo recupero urbanistico e per illustrare in maniera stringata il programma previsto.
Accanto a lei c’era anche il vicesindaco Isabella Tovaglieri, la quale è sempre rimasta “fuori” a tutte le vicende legate all’inaugurazione, tanto che la sua presenza in conferenza era dovuta al ruolo di assessore all’Urbanistica e anche il suo intervento è stato di natura prettamente tecnica.
L’assessore Magugliani non ha voluto fare alcun cenno alle polemiche di questi giorni: «Parlo solo della piazza e del rilancio del centro». Sul resto ha aggiunto: «Se lo riterrò opportuno scriverò una lettera aperta per spiegare che non c’è una sola data riguardo le leggi razziali, ma cento. Si tratta di una vicenda storica molto complessa e che non può essere limitata a un unico giorno».

Anche i monarchici tra gli interventi istituzionali

Nel frattempo, il gruppo Savoia sta facendo girare negli ambienti monarchici un invito ufficiale a partecipare all’inaugurazione della piazza di Busto, insieme al programma della cerimonia stampato sulla loro carta intestata. Dal testo si evince che sul palco delle istituzioni, accanto al sindaco Emanuele Antonelli, all’assessore Paola Magugliani e al regale ospite Emanuele Filiberto, ci sarà anche il rappresentante del Gruppo Savoia Santino Giorgio Slongo.
A spiegare la presenza del gruppo Savoia, che insieme alla partecipazione del principe e alla scelta della data, ha sollevato ancor più il polverone di polemiche, è la stessa Paola Magugliani: «Il gruppo Savoia sarà presente perché ha donato alla città un’effigie in bronzo del re, che sarà posta sulla facciata di palazzo Cicogna, recentemente riqualificata con un intervento del Comune».

Gli imbarazzi

Questa mattina in conferenza stampa c’erano anche i massimi rappresentanti del commercio cittadino, ovvero Rudy Collini di Ascom e Bruno Ceccuzzi del Distretto urbano del commercio. Piazza Vittorio Emanuele del resto è un intervento urbanistico atteso da anni da chi “apre bottega” in centro. E ora che la piazza è finalmente pronta, anche se ancora “da riempire” di attività commerciali, c’è di che essere soddisfatti. E infatti sia Collini che Ceccuzzi si tengono ben lontani da ogni commento. Anche lontano dai microfoni non si lasciano sfuggire una parola su una questione nella quale, forse a loro insaputa, si sono trovati in mezzo. Entrambi, infatti, parlano dell’ottimo lavoro fatto dall’amministrazione e di come quella piazza potrà dare una mano al rilancio del centro.
Nulla dicono sulla cerimonia di inaugurazione, alla quale comunque parteciperanno. Alla domanda sull’arrivo in città di principe e gruppo Savoia e sulla scelta della data, però, Ceccuzzi allarga le braccia e regala un’espressione di evidente imbarazzo, che vale più di mille parole.

Non sarà una festa per tutti

Quella di sabato non sarà una festa per tutti. Sono in tanti i cittadini che hanno già fatto sapere di “disertare” l’appuntamento proprio per via delle presenza di rappresentanti della famiglia Savoia e dei loro sostenitori. Già, perché quella di Emanuele Filiberto non è stata letta come la semplice presenza di una personalità dello spettacolo. Oltretutto gira voce che il principe stia organizzando la nascita di un partito neo monarchico.
Si muove anche l’Anpi, che venerdì 16 novembre, alle 20,30, nella Sala Verdi in via Pozzi, ha organizzato una serata per riflettere sul ruolo della monarchia sabauda nel Novecento, dall’avvento al potere del fascismo nel 1922 alle leggi razziali del 17 novembre 1938.
Polemiche che un po’ rovinano questo importante traguardo. Peccato. Poiché l’amministrazione Antonelli ha avuto il merito di chiudere un’opera ferma da molti anni, di portare avanti un’operazione di riqualificazione urbanistica importante (seppur non ancora finita poiché manca il recupero del conventino e delle ex carceri) e di restituire a Busto un pezzo di centro storico rimasto a lungo congelato. Ma ora, più che la scelta dell’arredo urbano, a dividere la gente, sono gli ospiti che sabato 17 novembre parteciperanno al taglio del nastro.