Gallarate, minacce a Exodus: «Vi metteremo una bomba tra una mese»

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GALLARATE – «Vi metteremo una bomba tra un mese». «Pezzi di m….vi metteremo una bomba». Minacce decisamente esplicite vergate su pezzi di carta con una grafia che sembra quasi da bambino (ma di bambino non si tratta) lasciati all’ingresso del centro di accoglienza straordinario che Exodus gestisce a Cajello. A darne notizia, attraverso un post, sono stati gli stessi vertici della cooperativa di don Mazzi. L’episodio denunciato alla polizia di Stato.

«Nessuna paura, noi andiamo avanti»

«Oggi i nostri ragazzi ospiti del Cas di via Maroncelli hanno trovato questo “avviso”,davanti alla porta di casa. Abbiamo provveduto a denunciare l’accaduto all’autorita’ giudiziaria – si legge nel post – Intanto noi continuiamo a credere in un’accoglienza che punti all’integrazione, all’inclusione, alla partecipazione…A beneficio di tutta la comunità. Anche di chi non ci crede». Nessuna paura, dunque. Se i biglietti di minaccia volevano intimidire che ogni giorno opera per dare accoglienza a chi ne ha bisogno, gli autori dei “pizzini” hanno decisamente fallito. «I ragazzi si sono integrati bene – spiegano dalla cooperativa – e non abbiamo mai avuto problemi con i vicini»

Indaga la polizia

Sulla possibile identità degli autori non ci sono ipotesi. «Sarà la polizia di Stato a individuarli». Sul caso indaga la Digos. Il Cas non ha mai, per fortuna, subito atti vandalici. Qualche anno fa vi fu un’altra lettera di minaccia, anonima. Direttamente non c’è mai stata alcuna lamentela, ne ci sono stati in passato attacchi contro l’operato di Exodus. Exodus a Gallarate ha 56 ospiti in 5 siti diversi. La cooperativa lavora da anni nell’ambito dell’aiuto ai più deboli. «Non vorremmo – concludono dalla cooperativa – che il gesto sia frutto del clima generale che si respira nel Paese»

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