Indagini a Cassano, il Pd vuole le dimissioni del sindaco. La Lega del suo vice

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CASSANO MAGNAGOIndagini a Cassano Magnago, si terrà entro la fine del mese il confronto in consiglio comunale. E sarà a porte chiuse, proprio come avvenne subito dopo l’esplosione del caso “Mensa dei poveri” che in città portò alla sostituzione di due assessori e del presidente della municipalizzata Sieco. Così ha deciso la conferenza capigruppo convocata oggi mezzogiorno 6 novembre. Alla riunione il Pd si è presentato con una richiesta ufficiale di dimissioni per il sindaco Nicola Poliseno, mentre la Lega ha chiesto un passo indietro del vicesindaco Osvaldo Coghi (a sinistra nella foto insieme al primo cittadino).

Le dimissioni del sindaco

La capogruppo dem Gemma Tagliabue, ribadendo i contenuti del comunicato ufficiale della sezione cassanese del Pd, ha chiesto a Poliseno di concludere anzitempo il mandato. «E’importante che la magistratura faccia il suo corso, ma sotto il profilo politico noi riteniamo necessario un passo indietro del sindaco e della sua giunta». La richiesta di dimissioni presentata dal Pd non è una mozione di sfiducia. Per presentarla serve infatti la firma di almeno 6 consiglieri, ma siccome la Lega (prima forza d’opposizione) si è già espressa in modo contrario, non ci sono i numeri sufficienti per procedere in tal senso.

Le dimissioni del vicesindaco

La Lega ha puntato il dito invece contro il vicesindaco Osvaldo Coghi, chiedendogli di fare un passo indietro. Perché al di là della sua posizione sotto il profilo giudiziario, secondo i leghisti ci sono già gli estremi per dire che la sua avventura a Palazzo debba terminare. I ritardi cronici sulla realizzazione delle rotonde legate alla costruzione dei supermercati, ma soprattutto la questione dei capannoni di una società a lui riconducibile dati in affitto a Sieco, costituiscono già di per sé elementi sufficienti per farsi da parte. Il capogruppo della Lega, Giovanni Battistella, definisce la questione della locazione quantomeno «uno scivolone» e ricorda che altri assessori «si sono dimessi per molto meno». Il riferimento va a Salvatore Maida, ex assessore all’Istruzione, che a maggio 2019 ha lasciato il suo incarico pur non risultando indagato. Per destituirlo è stato sufficiente che il suo nome comparisse nelle oltre settecento pagine dell’ordinanza di “Mensa dei poveri”.
Per quanto riguarda invece Poliseno, la posizione della Lega è attendista. Spiega Battistella: «Aspettiamo l’evoluzione delle indagini, ma nel frattempo, anche alla luce di quanto emerso finora, reputiamo buona cosa che il sindaco resti al suo posto a gestire l’emergenza Covid». A meno che non emergano elementi tali da non rendere più sostenibile la presenza di Poliseno, secondo il Carroccio dunque il commissariamento di Cassano in questo delicato momento storico è da evitare.

Cassano Magnago, indagini e indagati di un Comune nel mirino della magistratura

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