Induno Olona, Cavallin non si ricandida e lancia il vicesindaco Cecilia Zaini

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Il Municipio di Induno Olona e nel riquadro Cecilia Zaini

INDUNO OLONA – Il sindaco uscente Marco Cavallin non si ricandida per il terzo mandato. Sarà la sua vice, Cecilia Zaini, a correre per la lista civica “ViviAmo Induno Olona”, che amministra il Comune dal 2004, quando espresse il sindaco Maria Angela Bianchi, confermata nelle elezioni del 2009. Nel 2014 e nel 2019 sono seguite le affermazioni del sindaco Marco Cavallin, l’ultima delle quali con quasi il 70% dei voti validi espressi.

Cavallin lascia

Cecilia Zaini, classe 1968, laureata in filosofia, sposata con Bruno Monestier e mamma di Stella, Susanna, Vera e Anita, da sempre residente a Induno Olona, è l’attuale vicesindaco ed assessore per i servizi alla persona e già presidente del consiglio comunale. La sua candidatura, annunciata ieri sera giovedì 18 ottobre nel corso di un incontro con i simpatizzanti della lista, sarà presentata ufficialmente alla stampa il prossimo sabato 27 aprile. Intanto il sindaco uscente Marco Cavallin spiega il suo passo indietro. «Ho espresso da almeno due anni a Cecilia la mia idea che lei fosse il miglior candidato per portare avanti la nostra esperienza ventennale di buongoverno indunese, e anche quando è uscita la possibilità per me di candidarmi per un terzo mandato, qualche mese fa, non ho avuto dubbi nel confermare sostegno, fiducia e completa collaborazione a Cecilia».

Programma partecipato

«Il mio vuole essere un impegno al servizio della Comunità Indunese nel segno della vicinanza, dell’ascolto, della collaborazione, in continuità con quanto fatto in questi anni – dice la candidata Cecilia Zaini – la bussola del nostro agire sarà un programma elaborato per lunghi mesi con il gruppo di circa 130 cittadini che ha partecipato nel complesso agli incontri della nostra lista civica, nell’ottica del rinnovamento e della contemporaneità di obiettivi e metodi. Nel prossimo futuro molte sono le sfide che attendono il nostro paese, che andranno affrontate e vinte tenendo sempre al centro dell’agire amministrativo l’attenzione alla persona, ai suoi bisogni, alle sue ambizioni, alle sue passioni e alle sue fragilità».

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