Induno restaura il centro Rebelot: ospiterà un’aula studio e le associazioni

La recente sistemazione del piano terra dell'immobile

INDUNO OLONA – L’ampliamento della biblioteca, con un’aula studio, e la realizzazione di spazi per finalità culturali e associative. Questo prevede il progetto di riqualificazione dell’immobile del Rebelot a Induno Olona. L’amministrazione ha ottenuto un finanziamento di 183mila euro da parte di Regione Lombardia, grazie alla partecipazione al bando “Ri-Genera”, dedicato a progetti di contenimento dei consumi energetici degli edifici pubblici.

Fondi regionali e comunali

Ai fondi regionali in arrivo si aggiungono nel bilancio 2022 altri 280mila euro già stanziati di risorse comunali. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di effettuare un restauro complessivo del palazzo in cui trova spazio il Centro ricreativo comunale Rebelot, che fu realizzato nel secolo scorso dalla Soms. Ad illustrare il progetto è il sindaco Marco Cavallin. «L’idea, dopo aver già sistemato il piano terra e finanziato i lavori di sistemazione delle aree esterne, che dovrebbero partire prossimamente, è quella di mettere a posto il primo piano e i sottotetti».

La biblioteca si allarga

I grandi spazi che si ricaveranno al primo piano saranno utilizzati per l’ampliamento della biblioteca, la cui sede è proprio adiacente (nella foto sotto), e necessita di essere dotata di un’aula studio per i ragazzi. Il secondo piano, opportunamente trasformato e attrezzato, potrà diventare invece un luogo a disposizione per le realtà associative del paese, che spesso fanno richiesta di spazi di ritrovo per lo svolgimento delle loro funzioni sociali e culturali.

Luogo strategico

Per il sindaco il futuro dell’immobile è in continuità con la sua storia. «Lo abbiamo rilevato dalla Soms proprio nell’ottica e con l’impegno di continuare e rilanciare la funzione culturale, ricreativa e associativa originaria di quel luogo, posto in posizione strategica nel centro del paese, vicino alla biblioteca, che già oggi è un nostro fiore all’occhiello, ma anche molto comodo con lo snodo della futura pista ciclopedonale che dalla stazione unirà, attraverso la vecchia galleria del treno, la parte sud e la parte nord del paese, verso Arcisate».