Induno, proseguono i lavori sulle ciclabili in vista del grande anello della valle

INDUNO OLONA – Proseguono a Induno Olona i lavori per la costruzione della rete ciclopedonale che attraverserà il paese. A fare il punto della situazione è il sindaco Marco Cavallin. «I cantieri sono aperti in punti opposti di Induno, a testimoniare l’ampia copertura del percorso pianificato seguendo una filosofia che noi – a suo tempo – definimmo “a spina dorsale e vertebre”». I tratti di Induno si uniranno al grande anello ciclabile che attraverserà tutta la Valceresio.

La spina dorsale si vede già

La ‘spina dorsale’ sarà il percorso principale della pista, sostanzialmente lungo l’ex sedime ferroviario da via Campi Maggiori alla stazione (per poi costeggiare via Jamoretti) e le ‘vertebre’ sono invece i collegamenti minori, più brevi, che dall’asse principale raggiungono le destinazioni utili, quali ad esempio le scuole, la palestra, i parchi pubblici. Nella zona di San Salvatore la pista ciclopedonale ‘spina dorsale’ è ormai per un lungo tratto già ben visibile. Dal confine con Arcisate risale verso via Ceresio, e da lì in futuro proseguirà verso via Gritti intersecando la nuova area gioco per i più piccoli e la futura area cani, affiancata da un’area sportiva con doppio playground, dirigendosi poi all’imbocco della vecchia galleria del treno e da qui in via Spagnoletto.

La ‘vertebra’

Dalla parte opposta del paese, al Broglio, sta invece avanzando il percorso della “vertebra” che vuole unire la stazione con il parchetto di via Trieste e, nel medesimo lotto d’intervento, la stazione con la palestra e le scuole. La pista sarà su sede propria (come ovunque è stato fatto, dove possibile), senza sacrificare alberi che non possano essere rimpiazzati a cantiere finito e senza riduzione di posti auto disponibili. «Il progetto di mobilità dolce che stiamo realizzando in questi anni è partito nel 2014 col Pgt, largamente condiviso con tutte le parti sociali e approvato all’unanimità dal consiglio comunale: un documento ben fatto e molto ambizioso – commenta il sindaco – col senno di poi, possiamo anche dire che il nostro Pgt abbia preconizzato alcune tendenze socio-economiche in atto in questi ultimi anni, quali l’esigenza di maggiore rispetto ecologico, di risparmio energetico, di incentivo a stili di vita più sostenibili, tra i quali figura senza dubbio lo spostamento a piedi e in bicicletta».

Un grande anello

«Oggi ancora poche persone si spostano in bicicletta, anche a causa dei molti pericoli stradali che ci sono nel farlo – continua il sindaco Cavallin – domani, anche grazie a questi nostri interventi, potranno e saranno molte di più. A Porto Ceresio proprio nei prossimi giorni si inaugura un tratto di pista che andrà a comporre quella che noi a Induno per primi, anni fa immaginammo potesse essere un grande anello ciclopedonale in grado di unire Ponte Tresa a Varese, passando da Valceresio, Valmarchirolo e Valganna; in quest’ultima, su territorio indunese e progettato da Provincia di Varese, come sapete si sta realizzando un ulteriore tratto della pista ciclopedonale (da San Gemolo al laghetto Fonteviva)».