Inveruno, 200 agricoltori a incontro di Coldiretti sulle dispense idriche

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INVERUNO – La sempre più pressante esigenza di risparmio idrico, a fronte dei cambiamenti climatici, è stata al centro di un incontro pubblico con gli agricoltori svoltosi in settimana alla biblioteca di Inveruno (nella foto) e organizzato da Coldiretti Milano Lodi Monza Brianza con l’intervento dei vertici del Consorzio Est Ticino Villoresi. Alla riunione hanno partecipato 200 agricoltori dell’Abbiatense, Magentino, Castanese, Legnanese e Rhodense. Erano presenti il presidente della sezione provinciale di Coldiretti, Alessandro Rota, il direttore Roberto Gallizioli e, per ETVilloresi, fra gli altri il vice presidente Alessandro Ubiali e i consiglieri Roberto Baroni e Giuseppe Angelini. Nell’incontro sono state illustrate le modalità per presentare al consorzio le istanze di rinnovo quinquennale delle dispense idriche, il cui termine è fissato al 20 gennaio per le estive o annuali e al 30 giugno per quelle invernali.

Burzilleri: «Ottimizzare al massimo l’utilizzo di una risorsa preziosa»

Il presidente di ETVilloresi, Alessandro Folli, ha affermato «l’urgenza di adottare misure che sposino il risparmio idrico a fronte dei cambiamenti climatici in atto» e «la sempre più sentita esigenza di sostenibilità ambientale». Il direttore generale Laura Burzilleri, che guida ad interim anche l’area gestione della rete consortile, ha tenuto a precisare come l’adozione di un nuovo atto come il regolamento della gestione della rete si sia resa necessaria quale azione prioritaria per la tutela del mondo agricolo, lungi dal voler gravare quest’ultimo con inutili incombenze burocratiche. «Proprio per far fronte agli adempimenti di legge sui volumi irrigui derivati e sull’implementazione dei dati richiesti a livello regionale e nazionale – ha spiegato Burzilleri – il consorzio si è dotato nel 2018 di un nuovo regolamento di gestione della rete. Si cerca di ottimizzare il più possibile l’utilizzo della risorsa idrica: è in gioco l’accesso ai finanziamenti, essenziale per garantire efficienza a un reticolo vasto e sempre più multifunzionale, e ancor più la salvaguardia di un sistema irriguo a torto additato come responsabile di sprechi d’acqua e sminuito a fronte della mancata considerazione del suo insostituibile valore ambientale».

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