Jerago, raccolte 674 firme per tutelare i tigli di viale Rejna. Ora la mozione in aula

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JERAGO CON ORAGO – Sono 674 le firme raccolte e depositate per tutelare i tigli di viale Rejna. La petizione lanciata lo scorso settembre dal gruppo di opposizione Gente di Jerago con Orago – guidato dall’esponente di Fratelli d’Italia, Salvatore Marino – si fa carico del risultato e lo porta in consiglio comunale. Alla prossima occasione utile, infatti, la minoranza allegherà al suo intervento col gazebo una mozione per avere chiarimenti sulle intenzioni dell’amministrazione del sindaco Emilio Aliverti. Alla base, la richiesta di «una riqualificazione che unisca sicurezza dei residenti e dei cittadini, oltre alla circolazione automobilistica e ciclopedonale, con la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, paesaggistico e culturale che il viale alberato rappresenta da sempre per la comunità», si legge nel documento.

Le richieste

Fra le principali istanze indicate nella mozione, quella di «acquisire le superfici dove insistono i tigli di proprietà privata». Con l’obiettivo di «progettare la riqualificazione con una visione d’insieme di viale Rejna, togliendo ai privati l’onere della manutenzione e garantendo un piano di potature ordinario e periodico». A questo si aggiunge la possibilità di «prevedere un intervento di ripristino delle condizioni di sicurezza degli alberi presenti», ma anche di «sostituire quelli malati con le stesse essenze, ossia tigli, prevedendo un’adeguata pianificazione con prospettiva a lungo termine». Infine, anche di «prevedere la riqualificazione della strada, garantendo un assetto viabilistico sicuro ed efficiente per il passaggio ciclopedonale e dei veicoli». A dare man forte, appunto, le 674 firme  – «di cui 108 sottoscritte digitalmente» – che, ricordano, «rappresentano un numero provvisorio».

Alcune premesse

Tutte le richieste delle minoranza sono accompagnate da una serie di premesse che toccano più argomenti. Come la citazione dal blog dello storico locale Anselmo Carabelli, che sottolinea il valore del viale inserito nel contesto del paese nel corso degli anni. Ma ricorda poi «una donazione da parte della Fondazione Aldo e Cele Daccò, di u milione di euro, indicando anche la riqualificazione di viale Rejna tra le finalità». Così come vien ribadito che «nell’adozione del programma triennale dei lavori pubblici 2021- 23 e il biennale degli acquisti dei beni e servizi 2021-22 veniva inserita l’opera denominato “riqualificazione viale Rejna per 250mila euro”». Accenni poi «allo stato attuale, di condizioni di degrado e abbandono causato dall’incuria e dal disinteresse dei private e delle amministrazioni che si sono susseguite». Con tanto di incontro della giunta con i residenti, dove veniva comunicata «l’intenzione di riqualificare il viale con un marciapiede e una pista ciclopedonale, previo abbattimento di tutti i tigli attualmente esistenti. Ricordiamo che la maggior parte di quelli presenti sono di privati e solo 7 sono del Comune». Fino a mettere in chiaro i vantaggi ambientali che derivano dalla loro cura e presenza. Insomma, una dettagliata relazione che non tralascia nulla.

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