Jerago, un asilo nido nel programma di Aliverti. «Il confronto con Marino? Io ero pronto»

JERAGO CON ORAGO – «Sarebbe stato bello avere un confronto. Ma mi dicono che il mio avversario abbia detto di no». Parole del sindaco, ricandidato per il bis, Emilio Aliverti, che nel corso della presentazione della sua lista “Jerago e Orago Insieme” alla scuola primaria di Orago ha sollevato il tema del mancato faccia a faccia con il suo competitor Salvatore Marino. Il confronto era stato proposto dalle Acli, ma non si è svolto, e i circoli dell’associazione cattolica di Jerago e Orago hanno convocato separatamente i due candidati, Aliverti (settimana scorsa) e Marino (venerdì 5 maggio). Agli elettori il sindaco uscente suggerisce di «scegliere il simbolo senza tanti simboli di partito. Ci sono solo i nostri due castelli, di Jerago e Orago».

Gli investimenti

Una polemica che risuona in una campagna elettorale finora piuttosto spenta. Di fronte ai cittadini di Orago, Emilio Aliverti ha snocciolato il suo programma elettorale, invocando la «continuità rispetto ad un percorso durato quindici anni» con la sua compagine, che a questa nuova sfida si presenta ampiamente rinnovata. «Abbiamo un lavoro da portare a termine» spiega il sindaco in corsa per il secondo mandato, mentre l’assessore al bilancio Marco Pirola evidenzia il “tesoretto” di progetti e investimenti da completare lasciato all’amministrazione che si insedierà dopo il voto del 14-15 maggio. «Oltre 2 milioni di euro di risorse da spendere per investimenti» (tra cui spiccano il completamento del marciapiede sul ponte di via Milano e in via Galilei e la nuova sala civica, attrezzata per le proiezioni e con la copertura dell’accesso alla biblioteca) e «380mila euro di fondi del Pnrr per la digitalizzazione». La vicesindaco “in pectore” Maria Giovanna Buzzetti preannuncia invece lo spettacolo teatrale sulla vita dei benefattori Aldo e Cele Daccò in anteprima nazionale il 26 maggio prossimo.

Il nuovo asilo nido

Tra i progetti qualificanti del programma di Aliverti c’è la proposta di «un nuovo asilo nido in via Pilatello, immerso in un parco di 2000 metri quadrati, per chiudere il cerchio di un offerta scolastica che, nonostante la denatalità, è di livello e tiene». Spiega il sindaco: «Le classi alla primaria di Jerago sono cresciute, quelle a Orago sono state mantenute, mentre anche alle medie le classi sono cresciute, e le materne non solo reggono, ma grazie alle sezioni primavera crescono. Quello che manca è la copertura della fascia fino ai due anni e mezzo, l’asilo nido. Nell’immediato pensiamo ad una convenzione per prezzi di favore al nido di Sumirago, ma in prospettiva una nuova struttura, grazie alla donazione dell’immobile via Pilatello, è un’opportunità importante per completare l’offerta formativa».

Urbanistica e opere pubbliche

Un altro tema chiave per l’Aliverti-bis è il nuovo Pgt. Su cui si prevede «una generalizzata riduzione delle volumetrie – annuncia il sindaco – non è uno scandalo, i tempi dei grandi interventi sono terminati. Ribadendo che i sacri confini del Pgt attuale – Corso Europa da una parte, il limite dell’edificato di via Montenero e via Vittoria dall’altra – devono rimanere tali. Il territorio di Jerago con Orago è per il 60% a verde, e così deve rimanere. Metteremo paletti pesantissimi su queste aree per tutelare il verde che, attraverso l’Ecomuseo e i Percorsi del Cuore, sarà valorizzato». Tra le novità urbanistiche per i prossimi cinque anni c’è anche la rinuncia alla “torre” per il nuovo Comune che era prevista nell’area Tani-Taravella, a cavallo tra le due frazioni di Jerago e Orago: «Non ha più ragione di essere – fa sapere Aliverti – non è più tempo per interventi urbanistici di quelle dimensioni. In quelle aree è necessario rivedere radicalmente le volumetrie, non più grandi volumi ma il giusto compromesso tra aree verdi e aree edificate, e le esigenze del Comune che sono cambiate, di sicuro si sistemerà la viabilità con una rotonda all’incrocio tra via Milano e via Montegrappa». In tema di opere pubbliche, invece, in attesa del ponte di via Milano, per cui «il procedimento autorizzativo con RFI, complessissimo, va avanti da tre anni», riflettori puntati sul maxi-avanzo della Provincia di Varese per «affrontare il tema dei percorsi ciclopedonali tra Besnate e Jerago e sulla statale 341 “Varesina”».

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