«La Lega di Somma gioca con i ricorsi. Non fanno il bene della comunità»

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La Coalizione di maggioranza che sostiene il Sindaco Bellaria esprime solidarietà e sostegno al giovane Ronny Zea Cedeño, costretto a lasciare il seggio di consigliere comunale in seguito alla sentenza del Tribunale Amministrativo. Siamo rammaricati di non poterlo più vedere al lavoro nell’assemblea del Consiglio che perde l’opportunità di avere tra le sue fila un giovane preparato e appassionato, ma siamo certi che avrà modo e occasioni per continuare il suo impegno per la città con le capacità e l’energia che gli conosciamo. 

Nulla da eccepire rispetto alla richiesta della Lega della revisione dell’attribuzione dei seggi: riteniamo legittimo che una lista rivendichi ciò che ritiene suo diritto, in base a una diversa interpretazione della legge elettorale e accogliamo con serenità la sentenza del Tar, sentenza che peraltro non offusca certo la decisa vittoria di Stefano Bellaria e delle liste che lo hanno riproposto come candidato Sindaco.

La questione del ricorso al Tar della Lega non va però ridotta a una mera disputa tra partiti per un seggio in Consiglio Comunale: la questione del ricorso della Lega riguarda tutti i cittadini sommesi. E’ infatti costata alla casse del Comune 8000 euro, cifra che poteva essere destinata a interventi ben più importanti per la comunità. Solo il Tar poteva annullare quanto verbalizzato a proposito della proclamazione degli eletti dall’Ufficio Elettorale Centrale presieduto da un Magistrato del Tribunale di Busto Arsizio.

Ma la Lega non si è limitata a chiedere l’annullamento del verbale, bensì anche quello di tutti gli atti seguenti a partire dalla nomina della Giunta (che peraltro è prerogativa del Sindaco e di cui il Consiglio Comunale si limita a prendere atto). Sostanzialmente la Lega e i suoi avvocati chiedevano di annullare due mesi di lavoro di una giunta e di una coalizione scelta per governare la città dalla decisa maggioranza degli elettori. Ma paradossalmente, così facendo, chiedeva anche di annullare atti votati dai suoi stessi consiglieri, tra cui la nomina a Vicepresidente del Consiglio di Barcaro.

Questo ha comportato l’inevitabile necessità da parte dell’Amministrazione di presentarsi in giudizio presso il Tar non contro l’annullamento della nomina di Zea Cedeno, che non è di interesse della comunità, ma contro l’annullamento dei provvedimenti amministrativi.

Perché, se la Lega a parole sostiene di voler fare una “opposizione costruttiva”, nel suo operato, profonde il suo impegno nell’ostacolare il lavoro dell’esecutivo e della maggioranza come, del resto, già avvenuto nello scorso mandato. Atteggiamento che non dev’essere stato gradito agli elettori sommesi. A una settimana dall’udienza, la Lega decide di rinunciare alla parte del ricorso riguardante l’annullamento degli atti dell’Amministrazione.

Il motivo addotto è che, se si fosse passati al tribunale ordinario per discutere del tema delle delibere, si sarebbero allungati i tempi. Ma il ricorso e la conseguente difesa dell’Amministrazione erano già posti in essere, così come, ovviamente, l’affidamento dell’incarico all’avvocato del Comune. Con fermezza disapproviamo l’atteggiamento della Lega che si permette di giocare con i ricorsi a discapito delle risorse pubbliche.

Un atteggiamento del genere non è certo per il bene della comunità, contrariamente a quanto dichiarato dal consigliere Barcaro che in una recente intervista afferma che “se c’è da lavorare per il bene di Somma, non ci tiriamo indietro”. Per ora ci sembra che la Lega si sia tirata indietro solo da un ricorso che costerà alla città 8000 euro.

Partito Democratico
Sinistra per Somma
Somma Civica
Somma al Centro

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