Somma, la Lega rinuncia a una parte del ricorso al Tar. «Non conviene più»

somma lega risponde calò

SOMMA LOMBARDO – La Lega di Somma Lombardo fa un passo indietro. E rinuncia a una parte del ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale di Milano. Nello specifico, ritira il tentativo di annullare le delibere che sono state votate dal nuovo consiglio comunale, dopo l’insediamento del Bellaria bis. Alle Amministrative dello scorso 20 e 21 settembre, la maggioranza (e nello specifico il Pd) aveva ottenuto dalla Commissione elettorale un seggio in più rispetto al calcolo emerso sul sito del ministero dell’Interno. Un passaggio che, di contro, aveva alleggerito la Lega del suo quinto consigliere, Marco Giusti. Da qui era partito l’iter giudiziario che ha portato il gruppo del Carroccio a depositare il ricorso al Tar, per recuperare il consigliere leghista e annullare, di conseguenza, tutte le delibere votate dopo le elezioni. Una scelta che ha messo la Lega in una posizione politica precisa. I rapporti con gli avversari di Palazzo Viani Visconti, infatti, tendono a incrinarsi sempre di più. E anche i rapporti con la seconda forza di minoranza, Fratelli d’Italia, sono ormai ridotti a zero.

La Lega contro tutti

Lega e centrosinistra hanno iniziato il secondo mandato Bellaria col piede di guerra. E queste tensioni sono state terreno fertile per Fratelli d’Italia, che ha invece preferito giocare di strategia e aprire un dialogo con la maggioranza. «Ognuno nel rispetto della sua posizione», aveva già precisato la capogruppo di FdI, Manuela Scidurlo. Ma è comunque un passo avanti, consolidato dalla nomina di Scidurlo a presidente della Commisione Statuto. In quell’occasione, i voti fondamentali del centrosinistra sono stati letti come un messaggio: la maggioranza appoggia la candidatura, Fratelli d’Italia apre alla collaborazione. Sì, ma la Lega? Barcaro  e i suoi uomini ora si trovano in un limbo, tra una battaglia cominciata a tempo zero con la squadra del sindaco Stefano Bellaria e i fraintendimenti (o rancori?) con gli ex alleati di Fratelli d’Italia. E ora Barcaro dice la sua: «In Commissione mi sono astenuto. Ma è una decisione che abbiamo preso come sezione, dopo un breve colloquio: ci è sembrata la scelta giusta». Sulla rottura della coalizione di centrodestra durante la campagna elettorale, Barcaro assicura invece che resta solo un evento del passato: «Non ci sono questioni personali e se c’è da lavorare per il bene di Somma, non ci tiriamo indietro. Lo abbiamo sempre fatto». Ma una frecciatina la lancia: «Prendiamo atto dei nuovi rapporti politici a Somma Lombardo. Per come stanno le cose, il sindaco sta aprendo a Fratelli d’Italia per un motivo: trovare in Scidurlo il consigliere che perderà in maggioranza».

«Non conviene più»

Il ricorso presentato dalla Lega al Tar aveva un doppio obiettivo. Il primo era riprendersi il seggio tolto a Giusti e consegnato al Pd, portando i dem a cinque consiglieri con l’ingresso del diciottenne Ronny Francisco Zea Cedeño. Il secondo era, appunto, annullare le delibere votate dal nuovo consiglio, considerate illegittime proprio per una composizione dell’assise falsata rispetto alla volontà elettorale. Nel corso delle ultime settimane la posizione della Lega si è però alleggerita, come recita il documento presentato dal gruppo del Carroccio: «Con il presente atto – visto anche il tenore delle difese prodotte dal Comune di Somma Lombardo, con cui si eccepisce l’improcedibilità del ricorso in virtù di un cumulo oggettivo di domande che determinerebbe l’attrazione alle forme del rito ordinario – parte ricorrente rinuncia all’impugnazione di tutti gli atti estranei al procedimento elettorale e, quindi, successivi alla proclamazione degli eletti, in relazione alla quale, invece, si continua a coltivare l’azione». In sostanza, il Comune si difende e pone l’attenzione sulla quantità delle domande presentate. L’iter rischia di spostarsi dal Tar, con l’udienza fissata per il primo dicembre, a un tribunale ordinario, considerato un luogo più appropriato per discutere del tema delibere. «I tempi rischiano di allungarsi troppo e a quel punto non ci conviene», aggiunge il segretario di sezione della Lega, Alberto Barcaro. «Abbiamo preferito rinunciare per ora, riservandoci di procedere in seguito, dopo l’assegnazione del quinto consigliere». E in questo senso, l’obiettivo resta ben a fuoco.

Somma, depositato ricorso al Tar. Barcaro (Lega): «Il posto in consiglio è nostro»

somma lega rinuncia annullamento delibere – MALPENSA24