BUSTO ARSIZIO – Antonelli e la Lega, “promessi sposi” per riconquistare Busto. Dopo più di cinque anni a dir poco turbolenti, la campagna elettorale appiana tutti i dissidi. E il sindaco, ricandidato alla guida centrodestra, promette: «Ho fatto un fioretto, ho intenzione di cambiare nei prossimi cinque anni. Cambierò il mio brutto carattere e l’approccio. Vorrò condividere tutto al 100% con gli alleati». Anche la sua rivale storica Paola Reguzzoni ammette: «Abbiamo trovato il nostro modo di lavorare, a Busto e in provincia».
L’amore non è bello se non è litigarello
«Come nelle coppie sposate ogni tanto qualche litigio fa bene» scherza Stefano Gualandris, commissario provinciale del Carroccio, colui che ha “benedetto” (per non dire imposto) l’intesa tra il ri-candidato sindaco di Fratelli d’Italia e la sezione di Busto, che oggi definisce «viva e anche calda, ma sono le sezioni della gente che ci crede, che lavora e si candida perché vuole amministrare bene la città». Il clima nella storica sezione di via Culin, che ha visto passare quasi trent’anni di campagne elettorali vincenti a Busto, è di completa sintonia. A rompere il ghiaccio è proprio il sindaco Emanuele Antonelli, che inizia dando pieno merito al senatore leghista Stefano Candiani del ruolo che ha avuto nella soluzione dell’annosa questione della Caserma dei Carabinieri, uno dei rivendicati successi del mandato.
L’outing del sindaco
Poi un’altra ammissione: «È stata tribolata questa mia ricandidatura, ed è vero che cinque anni fa avevo detto una cosa che poi ho smentito, cioè che non mi sarei ricandidato – rivela Antonelli di fronte ai candidati leghisti – in parte la Lega aveva ragione quando voleva il suo candidato, era giusta un’alternanza. Spero che ci sarà tra cinque anni…». Quasi una “terapia di coppia”: «Abbiamo litigato spesso, io e la Lega abbiamo un carattere forte – le parole di Antonelli – di certo la Lega non cambierà, perché è così di natura, anch’io sono così di natura ma invece ho intenzione in questi cinque anni di cambiare il mio maledetto carattere. Maledetto, perché ogni tanto vado sopra le righe, ma d’ora in poi lo userò con le persone che stanno dall’altra parte».
Centrodestra unito
«Mai per malfidenza – aggiunge Antonelli a proposito delle sue “bizze” – io con gli assessori della Lega ho lavorato benissimo». A partire dalla sua vice Manuela Maffioli, che «sulla cultura ha dato una svolta notevole, riconosciuta da tutti», ma il “grazie” del sindaco va a tutta la sezione del Carroccio, che «ha aiutato il commissario Gualandris a tenere unito il centrodestra». Che a Busto «è questo, nessun altro. E il nostro “nemico” è il centrosinistra, il competitor su cui fare la corsa è Maggioni». Antonelli torna anche sul “caso” della lista del sindaco: «Non ho fatto fatica a non mettere le persone che volevo mettere, era giusto che io facessi marcia indietro».
Come si cambia
«Abbiamo trovato il nostro modo di lavorare, a Busto e in provincia» confessa Paola Reguzzoni. «Abbiamo i nostri “brutti caratteri”, ma chi fingeva di avere un buon carattere poi si è rivelato peggiore. Egoismo puro». Una frecciatina, quella del commissario della Lega, che sembra rivolta all’ex sindaco e assessore Gigi Farioli, che ha lasciato il centrodestra. Il segreto di questa intesa, per Antonelli, è «la sincerità». In poche parole, ci si scorna ma a viso aperto. Ci sono voluti cinque anni di scontri e polemiche, dalla richiesta del sindaco della “testa” di Paola (e Giampiero) Reguzzoni, ritenuti colpevoli del pasticcio sull’elezione del presidente del consiglio comunale ad inizio mandato, fino all’impuntatura della sezione di Busto sulla volontà di esprimere il candidato sindaco del centrodestra (e l’ex segretario Francesco Speroni, dimissionario proprio per questo, alla presentazione in via Culin non c’era). Ora si volta pagina. Come si cambia, per ricominciare…
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