Latte Varese: anche Granarolo interessata alla centrale di via degli Uberti

VARESE – Granarolo è una delle grandi aziende del settore interessata all’acquisizione della centrale di via degli Uberti e del marchio Latte Varese. Il nome del colosso che opera nella filiera del latte gira da giorni, soprattutto tra coloro che fino a pochi giorni fa hanno lavorato alla centrale varesina.

Il futuro del Latte Varese è ancora tutto da scrivere. Nel senso che, dalla chiusura dell’attività a oggi, non si sono ufficialmente registrati passi avanti. Quel che si sa è che la realtà varesina, arrivata al capolinea, ha comunque suscitato l’interesse degli operatori del settore. Sia da parte dei grandi marchi, sia di realtà importanti, ma di minor dimensione. Con obiettivi differenti.

Un colosso di settore in via degli Uberti?

Tra i grandi operatori che potrebbero sbarcare in via degli Uberti ci sarebbe anche il gruppo Granarolo. Che conta numeri davvero importanti. Si tratta infatti della più importante e grande filiera italiana del latte, con oltre 600 allevatori distribuiti in 12 regioni italiane, 11 stabilimenti produttivi in Italia e 8 all’estero e una fetta di mercato di 40 milioni di consumatori in 76 paesi al mondo. Rispetto a questi numeri è chiaro che la produzione varesina rappresenterebbe una “goccia” del quantitativo di materia prima raccolta quotidianamente, ma è anche evidente che potrebbe essere la via per tornare sul mercato, magari con il marchio local e salvaguardare i posti di lavori.

La preoccupazione di Libera Agricoltori Varese

Gli allevatori, conferenti della cooperativa Prealpina latte, con la chiusura della stessa hanno subito una ingente perdita. Libera Agricoltori di Varese è preoccupata della sorte delle aziende conferenti perché i conferimenti non pagati hanno raggiunto quota otto mesi; in pratica per otto mesi hanno prodotto e consegnato il latte alla centrale senza essere pagati. Per alcune aziende ciò rappresenta un passivo finanziario di oltre 200 mila euro euro.

Dalla stampa apprendiamo la possibile rinascita del marchio “Latte Varese”; di nuovi acquirenti all’orizzonte ma interessati al solo marchio.  Potremmo riavere sugli scaffali il Latte Varese. E se la notizia, fosse vera, ci domandiamo se agli allevatori non spetti un risarcimento per aver creduto e mantenuto in vita questo marchio.

A questo punto ci pare giusto ricordare che gli allevatori hanno perso o stanno per perdere più di un milione di euro.

Liberi Agricoltori di Varese chiede di affrontare seriamente il problema della crisi attuale della nostra agricoltura: nella Bassa pianura, ci potrebbe essere, entro la fine dell’anno e nell’assordante silenzio di tutti, la chiusura di 50 aziende zootecniche. Liberi Agricoltori intende ringraziare Leonardi della Igor gorgonzola per la sensibilità mostrata. Possiamo dire che nel momento del bisogno Igor è stata al nostro fianco.

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